Nuovi guai in vista per tutti: la Merkel si candiderà per la quarta volta
Ancora lei. Nuovi (e vecchi) guai in vista per l’Europa… e per tutti noi. La cancelliera Angela Merkel correrà l’anno prossimo per uno storico quarto mandato: a riferirlo è stato un esponente di spicco del suo partito parlando con la Cnn, confermando così quanto ormai viene dato per scontato in Germania anche se non è ancora ufficializzato. “Si candiderà a cancelliera”, ha detto Norbert Roettgen, presidente della Commissione Esteri del parlamento tedesco e fin dalla prima ora in posizioni di spicco nel partito cristiano-democratico (Cdu) di Angela Merkel, anche con il ruolo di ministro. “E’ assolutamente determinata, vuole ed è pronta a contribuire al rafforzamento dell’ordine liberale internazionale”, ha detto Roettgen. “Correrà e agirà da leader responsabile”, ha ribadito il navigato politico mentre ancora a Berlino, in ambienti informati, ci si interrogava se l’annuncio della candidatura sarebbe venuto prima, durante o dopo il congresso della Cdu del 6 e 7 dicembre a Essen.
La Merkel non molla la presa
Steffen Seibert, il portavoce del governo e della cancelleria, ha ribadito all’agenzia Dpa che “la cancelliera, come più volte detto, si esprimerà sulla questione al momento opportuno”. Il concetto è stato ribadito anche al quartier generale della Cdu. In ambienti del partito viene “quasi escluso” che Roettgen sappia cosa abbia in mente la cancelliera. In realtà, l’uscita dell’esponente Cdu è comunque un ulteriore indizio dell’avvicinarsi dell’annuncio che Merkel cercherà una nuova vittoria elettorale dopo le tre, inanellate dal 2005 e che l’hanno resa il “capo di governo con l’incarico più lungo in Europa” (come ricorda il Nyt). Il che non sarebbe esattamente una buona notizia per l’Europa, dove le linee dettate dalla Cancelliera in materia economica hanno creato squilibri, diseguaglianze, austerità e conseguente freno allo sviluppo di tutti i paesi. Che l’eurozona sia “in depressione” è un fatto non un’opinione.
Le alternative alla Merkel
Biografie dei passati cancellieri alla mano, Merkel si candiderebbe, dunque, a superare i 14 anni al potere di Konrad Adenauer (1949-1963) e ad eguagliare i 16 di Helmut Kohl (1982-1998). Da molte settimane è apparso chiaro che nella Cdu non ci sono alternative a Merkel in grado di sfidare i socialdemocratici (Spd) del vicecancelliere Sigmar Gabriel. Che “tutti diano per scontata” la sua ricandidatura è diventato un elemento di “background” anche su media molto rigorosi come l’agenzia Dpa. Secondo giornali e riviste come Sueddeutsche Zeitung e Stern, l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti avrebbe disinnescato i dubbi che nutriva l’ala bavarese e conservatrice Csu: nel nuovo scenario mondiale, la voglia di continuità e stabilità sarebbe più grande del fardello politico creato dall’apertura ai profughi dell’anno scorso su cui attacca l’opposizione dell’Afd. Del resto, secondo un sondaggio pubblicato la settimana scorsa, una chiara maggioranza dei tedeschi (59%) approva un’ormai quasi certa sua ricandidatura. Ragazzi, non c’è accampo…