I clandestini? dicono tutti di essere siriani per poter entrare nella Ue
Le forze di polizia bosniache registrano ultimamente un numero crescente di cittadini turchi che arrivano in Bosnia dichiarandosi siriani e che poi cercano di entrare illegalmente in Croazia per raggiungere altri Paesi dell’Ue. Lo ha dichiarato il capo dell’Ufficio stranieri di Sarajevo, Slobodan Ujic, citato dal quotidiano Dnevni avaz. «Cittadini turchi entrano in Bosnia senza visto – grazie a un accordo bilaterale in questo senso e che vale anche per i bosniaci che si recano in Turchia – e poi si spostano nell’ovest del Paese dove cercano di attraversare illegalmente il confine con la Croazia». Negli ultimi mesi si sono registrati una sessantina di tali casi e il problema principale, ha detto Ujic, è la difficoltà di accertare l’identità dei migranti che si presentano senza alcun documento.
Sui clandestini si sta aprendo un fronte in Turchia
E a proposito di Turchia, sembra che si vada verso una crisi: «Abbiamo discusso, naturalmente, dei rapporti con la Turchia nella speranza che le tensioni che ci sono in quel Paese, e che abbiamo chiaramente condannato, non portino a una crisi nell’intesa di marzo sui temi dell’immigrazione», ha detto infatti il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni parlando a giornalisti a Berlino dell’incontro avuto ieri sera con il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier. «Gli arrivi nel Mediterraneo centrale continuano – ha ammesso il ministro – e questo è il motivo dell’urgenza degli interventi che l’Italia ha proposto ormai da alcuni mesi sull’Africa. Mi pare che la Germania li condivida», ha aggiunto il Gentiloni ricordando che «abbiamo detto: cerchiamo di fare questi piani entro la fine dell’anno. «Mi auguro che la calma relativa che oggi c’è invece nel Mediterraneo orientale, nella rotta cosiddetta balcanica, prosegua e che le tensioni con la Turchia non portino a conseguenze sull’accordo raggiunto nel mese di marzo», ha ribadito Gentiloni.