I sostenitori della Clinton in lacrime. Li avevano illusi con i sondaggi beffa
Lacrime, stupore, delusione. I sostenitori della Clinton quasi non credono ai loro occhi, illusi da una propaganda a tappeto fatta dai quotidiani “amici” che davano per scontato la vittoria democratica e da quei sondaggi confezionati a favore di Hillary. «Andate a casa, non avremo niente da dire», afferma John Podesta, il manager della campagna elettorale, intervenendo al Javits.
I sostenitori della Clinton: «È finita»
Nulla da dire, perché la sconfitta è pesante. Anzi, «devastante», come ammette Gary Brown, uno dei pochi che ha voluto commentare tra i tanti sostenitori della Clinton che stanno lasciando il centro allestito per seguire i risutati. E anche lui non trattiene le lacrime: «Oggi sono arrivato qui pieno di speranza pensando che i miei due figli avessero prospettive, pensando che un soffitto di cristallo sarebbe stato infranto, sentendo speranza per il futuro del mondo e adesso vado via sentendomi decisamente diverso». Shock e delusione al Javits Center, dove è calato il gelo. Così, il motto «it’s not over until it’s over» («non è finita fino a quando non è finita davvero»), è stato di colpo cancellato dalla stangata finale. «Certo ci aspettavamo che andasse diversamente – dice uno dei sostenitori della Clinton – e siamo preoccupati perché questa era una scelta tra due diverse visioni dell’America». E una donna in lacrime: «Sono molto delusa. Per tutti. Per l’America e per il mondo». Un’altra coppia si avvia all’uscita: «Per noi basta così».