La piccola Fortuna fu lanciata nel vuoto ancora “viva e cosciente”

30 Nov 2016 17:51 - di Guido Liberati

La piccola Fortuna Loffredo fu lanciata da un’altezza sicuramente superiore ai 10 metri cadendo di schiena, riportando fratture in più parti. Lo ha confermato il medico legale Nicola Balzano deponendo come teste al processo davanti alla quinta sezione della Corte d’Assise per l’omicidio della bimba del Parco Verde di Caivano. A un primo esame esterno si rese conto subito che la morte era dovuta a una caduta da una grande altezza. Per il medico Chicca (così era soprannominata Fortuna) era viva e cosciente non essendo stati riscontrati segni di percosse. Il medico ha anche partecipato alla perizia ginecologica e ha confermato che la bimba era vittima di abusi sessuali reiterati nel tempo.

Per la morte di Fortuna è imputato Raimondo Caputo

Al processo è imputato il presunto omicida Raimondo Caputo, detto Tatò, e la sua ex compagna, Marianna Fabozzi, accusata del reato di concorso negli abusi non avendoli denunciati, secondo l’accusa, pur essendone a conoscenza. Le indagini sulla morte di Fortuna, avvenuta il 24 giugno 2014, erano partite come un tragico incidente. Ma è apparso subito chiaro che sarebbe stato impossibile per una bambina di sei anni scavalcare una inferriata di un metro e trenta, il che faceva ipotizzare che qualcuno l’avesse scaraventata giù. L’accesso al terrazzo – dal quale poi, sulla base degli sviluppi dell’inchiesta, si riterrà sia stata lanciata – era chiuso con un lucchetto, e la chiave per consentire ai carabinieri il sopralluogo fu consegnata da Claudio Luogo, ex compagno della mamma di Fortuna, che abita sul pianerottolo.

Su Fortuna accertate violenze reiterate

Ma i sospetti restarono tali fino a quando l’autopsia non accertò le violenze sessuali e dalle microspie collocate in numerosi appartamenti del caseggiato non squarciarono il velo di omertà: gli inquirenti ascoltarono infatti Marianna Fabozzi – imputata in questo processo per gli abusi che avrebbe coperto – che diceva alle figlie di non riferire agli inquirenti quello che sapevano. Sarà questa circostanza a imprimere la svolta alle indagini, visto che una delle amichette di Fortuna riferì ai magistrati che Chicca era stata scaraventata dal terrazzo da Raimondo Caputo, ex compagno di Marianna, dopo che si era opposta a un tentativo di violenza.

 

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