«Marion Le Pen a Firenze per dire basta con le battaglie di retroguardia»
Venerdì 25 Marion Le Pen sarà a Firenze, per un incontro dibattito organizzato dalla Lega Nord e da Fratelli d’Italia, in collaborazione con il think tank iltalebano.com e Barbadillo.it. Il progetto tende a riunificare il centrodestra italiano e a consolidare l’offerta politica e culturale di una comunità che negli ultimi anni si è dispersa. Abbiamo chiesto di illustrarci la proposta a Vincenzo Sofo, classe 1986, vero animatore dell’iniziativa, fondatore del pensatoio iltalebano, nonché attivista della Lega Nord dal 2009 e fautore di una destra sovranista, identitaria e popolare.
Vincenzo Sofo, come mai avete scelto Firenze per la vostra iniziativa con il deputato del Front National Marion Le Pen?
Principalmente per due motivi: innanzitutto perché pochi giorni fa Firenze ha visto la partecipazione di migliaia di persone al comizio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni in piazza Santa Croce, e poi perché Firenze è la città… di Matteo Renzi.
Ah sì, eravate quelli che Stefano Parisi ha definito “quella roba lì”… ma non c’è già lui che riunisce il centrodestra?
Già, eravamo proprio noi. E pensi che quando ero candidato alle amministrative a Milano proprio con Parisi, fui l’unico a criticare la sua campagna elettorale, perché a mio avviso e ad avviso della destra milanese, non era quello il modo di condurre una campagna, con continue bordate contro la destra autentica, che a Milano è molto forte. I risultati poi hanno dimostrato che la rincorsa al centro di Parisi è stata un errore colossale, perché i milanesi che guardavano alla desrra come a un insieme di valori comuni, neanche sono andati a votare. E Parisi ha perso.
Ma adesso le cose stanno cambiando…
Sì, l’iniziativa di Firenze di Lega Nord e Fratelli d’Italia in collaborazione col Talebano.com e Barbadillo.it. tende proprio a questo, a riunificare definitivamente e in modo solido quella parte di elettorato che non ha più punti di riferimento da questa parte, stretto com’è tra il blocco renziano e il centro di Berlusconi. Si è creato un vuoto, che noi riteniamo di poter occupare.
Come vi sta muovendo in questo senso?
Il think tank è attivo dal 2009 proprio per dare un supporto culturale e politico alla Lega di Salvini, ma adesso stiamo cercando di supportare Salvini nel suo progetto sovranista della cosiddetta Lega 2.0, e ora vogliamo spingere per un’alleanza solida e progettuale con Giorgia Meloni e con quanti condivideranno il progetto di una destra sovranista e identitaria. In questa strategia si inquadra anche l’azione del laboratorio politico Mille patrie per l’Italia: il futuro dell’area identitaria, confermato anche dai risultati elettorali e dai movimenti politici in Francia, Germania, e persino negli stessi Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump, anche in Italia può essere realizzabile con una convergenza tra i due movimenti. Proprio per occupare, vorrei ribadire, quello spazio a destra che è rimasto libero, tanto più che Forza Italia si sta spostando verso il centro e anche verso Matteo Renzi. Stiamo cercando insomma di superare la politica attuale, creando un’alternativa a Renzi, alla destra frastagliata, ai 5 stelle che non si capisce cosa vogliano. Stiamo lavorando con tutti i think tank e con altre realtà per estendere la rete culturale che si possa contrapporre alla sinistra del monopolio culturale e informativo.
Quali iniziative avete già realizzato?
Moltissime, siamo molto attivi sui network e sui social di informazione con articoli in cui spieghiamo le nostre posizioni e che spesso creano un dibattito diffuso. Nel 2012, ad esempio, abbiamo avviato un percorso con Salvini tenendo numerosi gli incontri con intellettuali Massimo Fini, Pietrangelo Buttafuoco, Alain De Benoist e altri, e nel marzo scorso abbiamo già portato per la prima volta in Italia Marion Le Pen. La giovane Le Pen, 26 anni, è tra le più giovani deputate del parlamento francese, nonché consigliere regionale della Costa azzurra-Provenza. È una donna molto attenta al discorso delle radici, della tradizione, della religiosità europea, attivissima all’assemblea nazionale e in quella regionale, e tra l’altro sta diventando il punto di riferimento un po’ di tutta Europa. L’altro giorno era a Mosca per incontri politici, e tra pochi giorni sarà in Italia. Per noi sarà un’occasione per studiare il modello politico del Front National, che in Francia ha superato le barriere ideologiche e politiche, dimostrando che alla gente interessano le proposte e gli atti concreti, e non le chiacchiere.
Quindi l’appuntamento è per venerdì a Firenze…
Sì, a Firenze, all’auditorium del Duomo (via dei Cerretani 54) alle 18. Come militante della Lega Nord sarò il moderatore di questo dibattito-incontro con Marion Le Pen, al quale parteciperanno Giovanni Donzelli, consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia, Manuel Vescovi, segretario della Lega Nord in Toscana, Fabrizio Fratus per il Talebano, Michele De Feudis per Barbadillo. L’incontro non solo affronterà il problema della comunicazione ma sarà un ulteriore passo della rete Mille patrie che abbiamo lanciato due anni fa in cui coinvolgiamo le realtà francesi del Front National e la tedesca Pegida.
Le elezioni di Milano, la vittoria di Trump, i sondaggi francesi, la Brexit: tutto questo cosa dimostra?
Dimostra semplicemente che la vecchia politica ha fatto il suo tempo, ha fallito, e che il popolo si attende dai loro rappresentanti istanze più autentiche e concrete. Basta battaglie di retroguardia, ora ci vogliono battaglie concrete per affrontare le grandi sfide come l’immigrazione selvaggia e la crisi economica, alla quale questa Europa e questo sistema politico non sa dare risposte.