A Mosul nuovo terrore dell’Isis: maschi rastrellati, 1 milione di civili in pericolo
Terrore Isis in Iraq. I miliziani jihadisti hanno rastrellato molti giovani maschi nei quartieri della città di Mosul che ora sono tenuti in ostaggio nelle moschee del centro: la notizia è riferita dagli attivisti anti-Isis di Mosul. Nel quartiere di Kharama, zona orientale a ridosso del cuore della “capitale” del Califfato, gli abitanti si sono barricati nelle case.
A Mosul l’Isis rastrella i maschi
I miliziani dell’Isis sembrano scomparsi. I civili, terrorizzati, aspettano i liberatori, ma molti di loro sono finiti in mezzo al fuoco incrociato. Le forze speciali irachene hanno intanto conquistato la sede della tv e 5 km di città. Secondo l’Onu, migliaia di civili rischiano di essere utilizzati dai miliziani come scudi umani. Un’intera famiglia è stata uccisa».La Nona Brigata dell’Esercito iracheno «avanza inesorabile anche da ovest e ora è a ridosso della zona occidentale di Mosul», ha annunciato il Generale di Brigata Yahya Rasul, dal Joint Operation Command di Makhmur (a sud di Mosul) da dove coordina l’offensiva militare irachena. «Lasceremo ai seguaci di Baghdadi un corridoio aperto a ovest – ha aggiunto l’alto ufficiale –sarà un corridoio della morte per loro. Li spazzeremo via con i raid aerei. La zona diventerà il cimitero dei jihadisti».
Oltre 1 milione di civili in pericolo
Al momento la vita di oltre un milione di civili a Mosul è in grave pericolo, ha riferito in queste ore un’organizzazione umanitaria impegnata in Iraq nell’assistenza ai profughi iracheni, la Norvegian Refugee Council. L’organizzazione, ha detto il suo responsabile per l’Iraq, Wolfgang Gressmann, si sta preparando per il peggio «poiché le vite di 1,2 milioni di civili sono in grave pericolo, e il futuro di tutto l’Iraq è ora in gioco». Sin dall’inizio dell’offensiva governativa per la riconquista di Mosul, un paio di settimane fa, sono circa 18mila le persone che hanno lasciato le loro case, ha aggiunto Gressmann.