A Norcia e in Valnerina la campanella torna a suonare: da oggi tutti a scuola
A Norcia hanno lavorato fino a tarda notte e ci sono riusciti acompletare l’allestimento della nuova scuola realizzata nei moduli-container. Oggi tutti a scuola a Norcia dopo la scossa del 30 ottobre che ha messo in ginocchio tutto il centro Italia. Riprendono le lezioni per molti studenti della città di San Benedetto e di altri centri della Valnerina. Si torna sui banchi in particolare nella scuola di secondo grado a Cascia, mentre per quanto riguarda Monteleone di Spoleto e Preci l’attività ripartirà il 21 novembre. “Riaprire le scuole è il primo vero passo verso una ripartenza della città e siamo tutti felici per questo nuovo inizio”, ha detto Rosella Tonti, dirigente dell’istituto omnicomprensivo di Norcia. “La nuova sede scolastica – ha aggiunto – sarà di fatto un grande centro di aggregazione per tutti i nostri giovani, costretti dal giorno della grande scossa a passare le giornate in macchina, visto che non hanno luoghi dove andare».
Norcia, a lezione nei moduli container
La campanella è suonata alle 8.30 per gli studenti delle superiori che termineranno le lezioni alle 13.30. Esattamente quando entreranno in classe gli alunni della primaria e della scuola media che usciranno alle 18.30. È una campanella improvvisata, un trombettada stadio. Ai ragazzi sono stati distribuiti zainetti con materiale didattico e una copia della Costituzione. Buono il clima, favorito anche dal sole (ma la temperatura di mantiene vicina allo zero). “Sono contenta di tornare a scuola per rivedere i compagni e per cercare di tornare alla normalità” ha detto una delle studentesse.
Riprendere la scuola è come riprendere la vita
Le lezioni stanno riprendendo all’interno di un prefabbricato che è stato visitato dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani. Sono il simbolo della ripartenza e della speranza che Norcia, Cascia, Preci e tutta la Valnerina possano farcela a riavviare tutte le attività, non solo quella scolastica. Non tutti gli studenti però si ritroveranno insieme nelle classi. Circa 200 hanno infatti trovato, provvisoriamente, sistemazione in altre scuole dell’Umbria, in particolare a Magione e Corciano, dove gran parte delle famiglie sfollate hanno trovato una sistemazione dal 30 ottobre. Gli insegnanti che tornano in cattedra sono, invece, sempre gli stessi e sono 150. Chi a Norcia è ancora costretto a pazientare prima di tornare in aula sono i bambini dell’infanzia, la loro nuova sede ancora non è pronta. “Riprendere la scuola è come riprendere la vita”, ha detto nei giorni scorsi la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli.