Orban: gli arrivi in massa di immigrati cambiano il volto di un paese
L’Ungheria conferma il suo no alla politica dell’Unione europea in materia di immigrati e non intende accettare in questo campo i diktat di Bruxelles. Lo ha ribadito il premier conservatore Viktor Orban secondo il quale non si può consentire che i flussi di immigrati stravolgano la vita e il volto di un Paese. Parlando in una conferenza stampa congiunta con il premier serbo Aleksandar Vucic, nel sud della Serbia dove si è tenuto un vertice intergovernativo fra i due Paesi, Orban ha detto che l’Ungheria è aperta a tutti i cittadini serbi che «vengono per lavorare, investire e visitare il Paese».
Orban: non alla politica dell’Ue
Anche se, ha osservato, in fatto di ospitalità non è facile gareggiare con il premier Vucic e con l’accoglienza che si trova sempre in Serbia. Per non attirarsi le critiche europee Orban chiarisce che «anche gli ungheresi hanno un cuore tanto grande, ma l’immigrazione è una cosa completamente diversa, e quando si sbaglia non è possibile correggere le cose». Per il premier ungherese, i Paesi “accoglienti”nei quali gli immigrati arrivano in massa cambiano volto e costumu. «Se non in un giorno, cambiano in un certo periodo di tempo, cambia la vita», aggiunge Orban preoccupato. «E un giorno i nostri figli chiederanno ci chiederanno perché’ sia stata consentita una cosa del genere, perché si e’ permesso un cambiamento del Paese, un cambiamento dell’Europa, della cultura, del modo di pensare». È il timore della perdita dell’identità nazionale che fa dire al premier ungherese no alla politica dell’Ue. «Io capisco e partecipo alle sofferenze dei migranti», ha proseguito Orban sottolineando come essi siano vittime dei cattivi governi nei loro Paesi ma anche della politica errata dell’Unione europea. A suo avviso «non bisogna trasferire qui i problemi, ma aiutare i loro Paesi». L’Ungheria – ha detto – è pronta a fare di tutto affinché ogni migrante possa tornarsene a casa».