Processo per stalking: impediva con il furgone il passaggio a un disabile
Furgone per anni davanti casa disabile, processo per stalking. Un negoziante di Sarnico, in provincia di Bergamo, finirà a processo per stalking perché per anni e anni avrebbe parcheggiato il suo furgone in una strada a fondo chiuso sul retro del suo negozio, impedendo a una donna di accompagnare in auto il figlio disabile davanti all’ingresso di casa. Un ragazzo affetto da un grave handicap. Con il suo atteggiamento il negoziante sotto processo avrebbe generato nella madre e nel giovane, un ventisettenne affetto dadisabilità al 100%, si legge nell’accusa, «un grave e perdurante stato d’ansia». La notizia dello stalking è riportata su L’Eco di Bergamo. In realtà le parti offese avevano ritirato la querela dopoche l’uomo aveva smesso, a seguito delle udienze preliminari, di parcheggiare in quella posizione e aveva scritto una lettera di scuse a madre e figlio. Essendo però quest’ultimo disabile, si configura l’aggravante che consente al pm di procedere anche senza querela. Il pm stesso, tempo fa, aveva chiesto l’assoluzione in abbreviato, ma il giudice per l’udienza preliminare, prima della sentenza, ha deciso di sentire la madre del giovane, scoprendo che i parcheggi selvaggi andavano avanti dal 2012. Di fronte alle nuove e più ampie contestazioni, il legale dell’uomo ha ritenuto di rinunciare al rito abbreviato. E visto che l’originaria richiesta della Procura era il giudizio immediato, la vicenda finirà ora a dibattimento appunto con l’ipotesi d’accusa di stalking.