Referendum, il ricorso del Codacons respinto da Cassazione e Consulta
Le Sezioni unite della Cassazione hanno respinto come inammissibile il ricorso del Codacons contro il quesito referendario e l’ordinanza dell’Ufficio centrale per il referendum. Tale ordinanza – hanno stabilito le Sezioni unite – non ha natura di atto giurisdizionale. Essa quindi non può essere impugnata per via giurisdizionale, “men che mai dinanzi alla corte di Cassazione” di cui l’Ufficio per il referendum “costituisce un’articolazione interna”, si legge nella sentenza.
L’associazione dei consumatori aveva promosso una serie di azioni – al Tar Lazio e in Cassazione – contro il quesito referendario, ritenendo, in sostanza, che la sua formulazione violi la libertà di voto dell’elettore.
Anche la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promosso dal Codacons dall’avvocato Giuseppe Ursini, in proprio, contro gli atti di indizione del Referendum. La Corte ha ritenuto che i ricorrenti non avessero i requisiti per esercitare l’azione, non essendo “poteri dello Stato” come richiede l’art. 134 della Costituzione.