Referendum, l’Agcom indaga sulla “impar condicio” di Fabio Fazio
Si scalda davvero la campagna per il referendum del 4 dicembre: il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) «ha ordinato dalla Rai di far pervenire entro 24 ore la lista dei prossimi ospiti» di Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio, dopo la partecipazione del premier Matteo Renzi alla puntata di domenica scorsa, «per poter valutare il rispetto delle condizioni di parità di trattamento» ai sensi del regolamento della commissione di Vigilanza in materia di par condicio referendaria, «riservandosi la facoltà di adottare misure d’urgenza». Lo spiega una nota dell’Agcom. Inoltre l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha ordinato alla Rai, già richiamata precedentemente, di «aumentare i tempi dedicati alla trattazione dell’argomento referendario sia nei notiziari, sia nei programmi di approfondimento» e ha rivolto «un invito di analogo contenuto a Mediaset e a Sky». È quanto ha deciso oggi, a maggioranza, il Consiglio dell’organismo di garanzia, che ha esaminato i dati di monitoraggio relativi alle due settimane del periodo di campagna referendaria 31 ottobre-13 novembre. Negli stessi provvedimenti, relativamente agli argomenti diversi dal referendum, il Consiglio Agcom – spiega una nota – «ha invitato le emittenti ad assicurare un’equilibrata presenza delle diverse forze politiche, nel rispetto della libertà editoriale delle emittenti medesime». Il Consiglio ha inoltre «richiamato il Tg4 a riequilibrare entro la settimana in corso il tempo di parola a favore delle ragioni del No».
Gasparri: bene Agcom, basta prepotenze
«L’arroganza del direttore generale della Rai, del direttore di Rai 3, di Fabio Fazio e di tutti i responsabili di Che tempo che fa ha portato a un’inevitabile decisione da parte dell’Agcom. L’Autorità, nel rispetto della par condicio, ha chiesto di sapere quali saranno gli ospiti che andranno nelle prossime puntate nel programma di Fazio per riequilibrare l’informazione sul referendum dopo la servile intervista a Renzi». È quanto dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. «Avevamo privatamente sollecitato i vertici Rai a dare pubblica notizia delle inevitabili presenze dei sostenitori del No», aggiunge Gasparri in una nota. «Avevamo poi pubblicamente chiesto la stessa cosa ma da parte Rai silenzio assoluto, a riprova dell’arroganza, della faziosità e dell’incompetenza di chi oggi dirige il servizio pubblico radiotelevisivo. Ora l’Agcom impone un’immediata risposta, l’ennesima figuraccia. Stiano attenti tutti i responsabili di programmi e di testate. In questa fase decisiva della campagna referendaria, se continueranno prepotenze e forzature, saranno i comitati dei cittadini a esigere in diretta durante le trasmissioni il riequilibrio e il rispetto di un’informazione corretta. Questa Rai – conclude l’esponente FI – è guidata da persone inadeguate che il 4 dicembre faranno la stessa fine di Renzi». Anche Renato Brunetta aveva protestato per lo stesso motivo: «Renzi è spudorato. Domenica a Che tempo che fa ha usato il traino di un gruppo musicale come i Coldplay per andare in tv a fare propaganda. È indecente». Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. «I Coldplay erano in programma a Che tempo che fa, Renzi no. Ma il presidente del Consiglio li ha usati per fare un blitz, per andare in video subito dopo la loro esibizione e sfruttare il loro picco d’ascolto. È roba da Paese sudamericano. Certo che l’ho denunciato all’Agcom, e anche alla Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il comportamento del direttore generale Rai, Antonio Campo Dall’Orto, e del conduttore del programma Fabio Fazio, è indecente».