Referendum, Matteoli e Quagliariello: «Il sole sorgerà con la vittoria del No»
Solo con il No al referendum si può evitare la deriva e bloccare «una riforma pasticciata». Così i senatori Altero Matteoli e Gaetano Quagliariello, presidenti, rispettivamente, di “Fondazione della Libertà per il Bene Comune” e di “Fondazione Magna Carta”, hanno definito, nel corso di un incontro svoltosi a Catanzaro, il papocchio costituzionale proposto dal governo Renzi.
Le posizioni di Matteoli e Quagliariello
Matteoli, in particolare, ha motivato il suo giudizio col fatto che «le Regioni a Statuto speciale non sanno ancora come fare per eleggere i loro rappresentanti al Senato, visto che i loro Statuti vietano ai consiglieri di fare anche i parlamentari. La riforma, inoltre, toglie potere al Capo dello Stato e noi, su questo, non siamo d’accordo. Non ci sono dubbi, comunque – ha detto ancora Matteoli – sul fatto che il 5 dicembre, in caso di vittoria del No, il premier dovrà dimettersi». Secondo il senatore Quagliarello, «non ci sarà nessuna catastrofe nel Paese se vincerà il No. Il sole sorgerà anche il 5 dicembre. La Costituzione non è di Renzi, ma è la “casa comune” di tutto un popolo. La nuova Costituzione delineata dalla riforma di Renzi non unisce, ma divide. Abbiamo superato le pagine più drammatiche della storia del Paese perché c’era una radice comune. Sulle regole si sta insieme anche se la si pensa diversamente. Per questo motivo – ha sostenuto ancora Quagliariello – non deve stupire che il fronte del No sia così eterogeneo. Quello che non è normale è che schierato sul fronte del Sì ci sia soltanto il governo».