Renzi trema per il referendum: «Trump e Brexit? Non vi fate condizionare»
Dopo la vittoria di Trump che succederà in Italia con il referendum? La domanda ha tenuto banco durante tutta la giornata di mercoledì, dopo il risultato delle elezioni americane. Una domanda che preoccupa non poco Matteo Renzi, tant’è che a fine giornata il premier, durante un dialogo in diretta su Facebook con i cittadini, si è affrettato a precisare che il referendum del 4 dicembre non sarà per l’Italia l’equivalente della Brexit o della vittoria di Trump. Sono elezioni “profondamente diverse”, ha sottolineato. E anche, ha lasciato intendere, a prova di populismi, perché in Italia il sì equivale a «cambiare», il no a riportare al potere la «vecchia guardia» che vuole conservare i suoi «privilegi».
Renzi: i rapporti tra Italia e Usa resteranno solidi
Con Donald Trump, che – ha scommesso Renzi – sarà un presidente diverso dal “candidato Trump”, i rapporti tra Italia e Usa resteranno «solidi e forti». Il premier ha respinto gli attacchi “provinciali” di chi lo accusa di aver danneggiato l’Italia facendo il tifo per la Clinton. Inoltre, fa ben sperare che il no al referendum sia dato in vantaggio, ha sostenuto: «In questo 2016 i sondaggi non ne azzeccano una e spero che questo trend sia confermato». Il premier ha impiegato i novanta minuti di diretta per smontare sei argomenti del no al referendum. Poi, al termine una stoccata ai Cinquestelle: «Le firme false a Palermo sono una cosa clamorosa, la dimostrazione che sono uguali agli altri partiti». E la foto di Luigi Di Maio con il parente di un camorrista: «Può succedere ma perché quando è successo ad altri sono stati messi in croce dal sacro blog, perché bisogna avere due morali?».