Terremoto in Giappone: allarme tsunami, ma stavolta nessuna vittima
Un’intensa scossa di terremoto è stata registrata in Giappone un minuto prima delle 22 (ora italiana) di lunedì. Sul posto erano le 5,59 di martedì. Il sisma è avvenuto in mare a una profondità di 11,3 chilometri sotto i fondali dell’oceano Pacifico. La scossa è stata molto forte, di magnitudo 7.4 secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti-Usgs. La società Tepco, proprietaria della centrale nucleare di Fukushima, devastata dal disastroso terremoto e tsunami dell’11 marzo 2011, ha riferito che il sistema di raffreddamento della piscina dove vengono stoccate le barre di uranio esaurito del terzo reattore si è spento per un breve periodo. L’acqua sarebbe comunque ad un livello di sicurezza e non ci sarebbero pericoli. Poche ore dopo è arrivato l’annuncio di un terremoto di magnitudo 5,6 anche in Nuova Zelanda, già colpita da un fortissimo sisma il 14 novembre scorso, si legge su “il Corriere della Sera“.
Allarme tsunami a Fukushima
In Giappone è stato subito diramato un allarme tsunami per possibili onde fino a 3 metri d’altezza nella prefettura di Fukushima, rientrato però nel corso della notte. L’onda più alta registrata avrebbe toccato «solo» 1,4 metri. Nelle zone costiere più interessate è stata comunque disposta l’evacuazione immediata delle aree a maggior rischio. Secondo le prime informazioni giunte dalla zona, si registrano solo danni limitati e qualche ferito lieve.
Giappone abituato a forti scosse
La scossa è stata avvertita distintamente anche a Tokyo. La televisione nazionale giapponese Nhk ha riferito che la compagnia Tokyo Electric Power Co. sta controllando gli impianti nucleari di Fukushima, danneggiati dal terremoto di 9.1 e dal conseguente maremoto dell’11 marzo 2011, e non ci sono stati cambiamenti nei livelli di radiazioni. In un altro impianto a Onagawa, gestito dalla Tohoku Electric Power Co., non ci sarebbero danni. Un incendio è scoppiato ad un impianto petrolchimico nel distretto di Nishikimachi ma è stato spento poco dopo. Dopo il disastro del 2011, molti reattori nucleari sono stati fermati. Ne restano attualmente attivi soltanto due, nella zona sudoccidentale del Giappone.