Torturano e frustano transessuale, poi diffondono il video: arresti in Pakistan
La polizia ha arrestato dieci persone a Sialkot (Pakistan occidentale) per aver a lungo torturato e frustato un transessuale ed avere poi diffuso un video attraverso la rete sociale subito condiviso migliaia di volte. Lo riferisce Dunya Tv.
Le grida di dolore del transessuale
Gli arrestati, ha precisato l’emittente, appartengono a un gruppo denominato “Tinda” e guidato da tale Jajja Butt, che nel video è la persona che di più si accanisce contro il transessuale che grida di dolore riverso su un materasso. Nel filmato si vede anche che dopo aver ripetutamente frustato la vittima, Jajja passa la cinta di cuoio ad un compagno, quindi schiaccia con il piede il collo del transessuale torcendogli un braccio rimproverandolo di «avere organizzato un festino senza la sua autorizzazione». Il gruppo Tinda, composto da una ventina di persone, perseguita sistematicamente i transessuali di Sialkot che, secondo testimonianze raccolte dai media, sono costretti a mendicare e a danzare, e sono spinti anche alla prostituzione e spesso violentati, torturati e ustionati con sigarette.
Proprio qualche giorno fa, sempre in Pakistan, erano scoppiate altre polemiche. La Corte Suprema ha bloccato l’esecuzione della condanna a morte di un detenuto schizofrenico, decidendo di ritornare ad esaminare una sua sentenza del 21 ottobre in cui aveva respinto l’appello dei legali della difesa sostenendo che «la schizofrenia non era una patologia mentale permanente». A riferirlo era stata la Geo Tv.