Toti: “Se c’è no al referendum, nuova legge elettorale”. Salvini: “Meglio votare subito”

13 Nov 2016 13:05 - di Guido Liberati

«Berlusconi non ha detto di collaborare a un governo istituzionale. Il governo deve continuare a farlo Renzi, che dovrà farci la cortesia di governare per altri sei mesi mentre in parlamento i gruppi politici discuteranno della nuova legge elettorale. Meno ci mettono più sono felice», ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti parlando a Sky. «Per me – ha invece detto Matteo Salvini – gli italiani devono tornare a scegliere il prima possibile, con qualunque legge elettorale. Noi ci mettiamo la faccia e il programma che per alcuni punti è esattamente uguale a quello che ha eletto il presidente degli Usa». Quindi, chiede Maria Latella all’intervista su Skytg24, la pensate diversamente? «Capita, è la democrazia», replica Salvini.

Toti: a Firenze bella giornata anche per Forza Italia

Nel botta e risposta tra Toti e il leader leghista, l’esponente di Forza Italia dice la sua anche sulla manifestazione di Firenze. «Io ho trovato tanti azzurri felici di essere lì con me, tanti sindaci», alcuni dei quali «hanno parlato anche dal palco». Silvio Berlusconi arrabbiato perché ero lì? «Escludo che fosse arrabbiato». Poi sulle aspirazioni del leader del Carroccio. «Salvini ha detto di essere pronto per la candidatura a premier? “Mi sarei stupito  – commenta Toti – se Salvini avesse detto non mi cercate proprio. Che un leader si candidi a guidare è naturale ma glielo devono chiedere i cittadini, i militanti e i dirigenti. Che si chiamino primarie o secondarie, gli strumenti interessano poco, mi interessa un vasto coinvolgimento dal basso». Salvini è invece intervenuto sulla lettera inviata dal premier agli italiani all’estero. «Qualcuno risponderà penalmente» di questa vicenda, afferma il leader della Lega, confermando che si sta lavorando ad un esposto sulla vicenda. Per il governatore della Liguria Giovanni Toti quella del governo «è stata un’operazione squallida, vediamo quali profili di responsabilità ci saranno».

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