Usa, nessuno scommetteva su Trump. Tranne la scimmia mistica cinese
Altro che polpo Paul: la scimmia mistica cinese, in arte Geda, lo ha smarcato e superato indovinando il pronostico dei prontostici: quello su cui in pochi, fino a qualche giorno fa, avrebbero scommesso. Quello che ha destabilizzato bookmakers e cassandre, scaramantici e opinionisti. Quello su cui solo più ardimentosi (e ottimisti) hanno avuto il coraggio di scommettere tra il serio e il faceto. Quello indovinato nella famosa rosa delle 5 previsioni (semiserie) a stelle e strisce solo dal profetico primate…
Le 5 profezie elettorali e il pronostico della scimmia mistica cinese
E infatti, raccontano le leggende elettorali americane, che ormai da decenni 5 cose hanno sempre pronosticato correttamente gli esiti delle presidenziali, dal voto dei bambini alle maschere più vendute. Vediamole allora, riassunte in un semplificativo elenco diviso in 5 punti, quali sono e su chi puntato. Eccole.
1) I bambini della scuola elementare Benjamin Franklin di New York, da 48 anni studiano per mesi – ad ogni tornata presidenziale – caratteri e piattaforme dei candidati. Poi, i piccoli ben preparati, analizzano il panorama, si consultano sulle prospettive, profetizzano e votano. E finora non avevano mai sbagliato: questa volta, però, hanno fallito. Hillary aveva preso il 52% dei voi contro il 43 ipotizzato per Trump.
2) Allan Lichtman, professore della American University, ha messo a punto un metodo tutto suo, basato su 13 fattori indipendenti dai sondaggi, e fondati sulle performance dell’amministrazione in carica. Così, finora ha pronosticato i vincitori della Casa Bianca, vedendoci giusto dal 1984. In quest’ultimo caso, però, ha ammesso che la campagna elettorale del 2016 è stata difficile da capire…
3) Una scimmia mistica cinese, Geda, spesso utilizzata per prevedere i campionati di calcio europei è stata messa al lavoro sulle elezioni Usa: e lei, seduta a mangiare banane tra due figure di cartone, rappresentanti Hilary e Trump, ci ha pensato un po’, poi, senza ulteriori esitazioni di sorta, si è mossa ed è andata ad abbracciare Trump.
4) Ogni 4 anni, i negozi della catena “Halloween Spirit” producono “l’indice delle maschere più vendute”, che indovinerebbe ogni volta il futuro presidente: quest’anno in testa – 55 a 45% – è risultata quella del tycoon: e l’esito delle urne non ha disatteso aspettative e pronostici in vetrina.
5) La sfida delle tazze: dal 2004 il negozio “Monogram Shop” di East Hampton nello stato di New York, mette in vendita tazze con gli slogan dei due candidati ed in vetrina il conto aggiornato delle più smerciate: numeri che rappresenterebbero l’indicatore “certo” del vincitore: quest’anno Hillary – a detta delle ricevute assemblate – avrebbe dovuto battere Trump per 4.946 tazze vendute contro 3.388. Ma come noto, le cose non sono andate così. Non proprio…