Bimba stuprata a Rimini, il clandestino viveva al Centro sociale Madiba (video)
E’ un 34enne senza fissa dimora, con precedenti per rapina, straniero, clandestino e già ospite del Centro Sociale di estrema sinistra “Casa Madiba”. E’ l’identikit dell’uomo arrestato a Rimini per violenza sessuale su una bimba straniera di 6 anni dalla polizia di Stato su ordine del pm Davide Ercolani.
L’immigrato è ora detenuto in carcere ai Casetti , la casa circondariale di via Santa Cristina, a Rimini, e domani si terrà, davanti al gip Sonia Pasini, l’udienza di convalida del suo fermo.
Lo straniero, che è difeso d’ufficio dall’avvocato Giovanna Ollà, lo scorso anno, era stato ospite di una struttura di volontariato.
Nel 2015, infatti, aveva trovato ospitalità presso il Centro Sociale “Casa Madiba“, un’associazione di sinistra in via Dario Campana 59, a Rimini che raduna, fra gli altri, alcuni collettivi, da dove, poi, gli stessi volontari lo avevano allontanato perché spesso si ubriacava, era irrispettoso e non ligio alle regole della struttura. Una realtà, quella di Casa Madiba, già coinvolta in gravissimi episodi di cronaca.
L’aggressione dei militanti di Casa Madiba ai ragazzi
di Forza Nuova che raccoglievano cibo per i poveri
Il 26 marzo scorso una trentina di militanti di Casa Madiba avevano circondato e aggredito violentemente tre ragazzi di Forza Nuova che fuori dal supermercato Conad di via Dario Campana a Rimini stavano raccogliendo cibo per gli italiani indigenti e poveri. Un’aggressione vile e feroce a colpi di bastoni e catene contro quei tre ragazzi colpevoli solo di raccogliere cibo per i poveri e, poi, finiti in ospedale.
Ieri verso le 15 il clandestino si trovava in auto con il padre della bimba al volante, il nipote di questo, un altro amico, e la piccola seduta accanto a lui.
Il clandestino avrebbe quindi usato violenza sulla bimba mentre entrambi si trovavano in auto insieme agli altri.
Il clandestino che viveva a Casa Madiba
ha violentato la bimba di sei anni in auto
Nessuno si sarebbe accorto di nulla, al momento. Solo più tardi, una volta giunta a casa, verso le 22, quando la bimba è andata in bagno si è spaventata per il sangue e ha chiamato la mamma. E’ stato solo a quel punto che è scattato l’allarme ed è arrivata la polizia specializzati in reati sessuali contro i minori.
In casa, oltre ai genitori, c’erano, in quel momento, anche altri ospiti, ma è stata proprio la bimba ad indicare con precisione l’uomo che le aveva procurato le lesioni.
Vedendosi accusato, l’uomo ha tentato la fuga ma è stato subito fermato dalla polizia, che lo ha prelevato e portato in Questura e poi in carcere. Addosso, su una mano, al momento del fermo, il clandestino aveva ancora tracce del gesto compiuto.
La bimba è stata quindi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale per le cure del caso. Un caso particolarmente delicato, anche se risolto immediatamente con la cristallizzazione delle prove scientifiche in loco, intorno al quale gli inquirenti avrebbero voluto mantenere uno stretto riserbo.