Dal Papa l’appello per la pace nel Congo: «Situazione drammatica»
Appello del Papa per la pacificazione nella Repubblica democratica del Congo. La situazione nel Paese è drammatica. Il presidente Joseph Kabila, il cui mandato è scaduto martedì, non ha lasciato il potere. E le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 26 persone nel reprimere le proteste anti-Kabila. Il partito d’opposizione ha definito la permanenza di Kabila al potere un “colpo di Stato”. Papa Bergoglio ha rivolto, alla fine dell’ultima udienza generale prima del Natale, «nuovamente un accorato appello a tutti i congolesi». Li ha invitati «perché, in questo delicato momento della loro storia, siano artefici di riconciliazione e di pace». «Coloro che hanno responsabilità politiche – ha detto – ascoltino la voce della propria coscienza. E sappiano vedere le crudeli sofferenze dei loro connazionali e abbiano a cuore il bene comune. Nell’assicurare il mio sostegno e il mio affetto all’amato popolo di quel Paese – ha concluso – invito tutti a lasciarsi guidare dalla luce del Redentore del mondo. E prego affinché il Natale del Signore apra cammini di speranza».
Appello del Papa per un sereno dialogo in Congo
Domenica Papa Francesco si era appellato «affinché il dialogo nella Repubblica Democratica del Congo si svolga con serenità per evitare qualsiasi tipo di violenza. E per il bene di tutto il paese». Lunedì ha poi ricevuto monsignor Marcel Utembi Tapa, presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, con monsignor Fridolin Ambongo Besungu, vicepresidente. La Chiesa cattolica in Congo era impegnata con altri rappresentanti di opposizione in un tavolo sulla crisi della Repubblica democratica. Tavolo che si è chiuso sabato scorso senza costrutto. L’udienza con il Papa era in agenda dalla scorsa estate. Ma, aggravatasi la crisi, non poteva non tenere conto di questo stato di tensione nel Paese africano. Tant’è che dopo il colloquio con i due vescovi congolesi Papa Francesco ha rivolto il nuovo appello. Il passato post-coloniale della Repubblica democratica del Congo è travagliatissimo.
Kabila non ha lasciato il potere
Martedì è scaduto il mandato quinquennale del presidente Kabila. Ma questi non ha lasciato il potere e il partito di maggioranza cerca di restarvi fino al 2018. Le proteste contro questo tentativo avevano provocato scontri nella capitale Kinshasa. E causato morti anche nelle scorse settimane, sicché il governo aveva proibito manifestazioni nella capitale. Da martedì la situazione è diventata incandescente, e delle prime ore di oggi è la notizia dei 26 morti a Kinshasa.