Il centrodestra: «Il governo è nato morto, hanno promosso chi ha fallito»
Le reazioni del centrodestra al discorso di Paolo Gentiloni alla Camera non sono esattamente entusiastiche. Perfino da Genova, dove partecipava all’assemblea di Confindustria alla presenza del presidente Boccia, il governatore ligure Giovanni Toti s’è sentito in dovere di dire qualche parolina agli industriali rispetto all’atteggiamento da tenere nei confronti dell’esecutivo: «È compito di Confindustria, se vuole avere un ruolo sociale importante, aiutare la politica a ritrovare un equilibrio, risposte complessive per il sistema-Paese: accontentarsi del Governo Gentiloni non è la strada giusta. Confindustria rappresenta una parte importante dell’opinione pubblica che per larga parte non ha colto il disagio espresso dalla vittoria del “no”, non ha saputo comprenderlo prima e lo sta interpretando male oggi».
Centrodestra, l’attacco di Giorgia Meloni
«Più volte nel suo discorso Gentiloni ricorre al termine “responsabilità”. Ma non è responsabile fregarsene del voto degli italiani che hanno bocciato in massa le sciagurate politiche del governo e la sua pessima riforma costituzionale», attacca Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. «Non è responsabile promuovere gli autori della riforma a più prestigiosi incarichi di governo. Non è responsabile continuare a rivendicare le folli politiche migratorie portate avanti fino ad ora, le copiose marchette al sistema bancario e ai poteri forti, le scelte sbagliate in tema di economia e lavoro e i miliardi di euro spesi in deficit per fare marchette in campagna elettorale. Non è responsabile: è solo attaccamento alla poltrona. Contro questo governo la nostra opposizione, in Parlamento come fuori, sarà totale».
Le critiche al governo di Carfagna e Brunetta
Bordate anche da Mara Carfagna, secondo cui “questo governo è uno schiaffo in faccia a tutti quegli italiani che il 4 di dicembre si sono espressi non soltanto contro la riforma Boschi, ma anche contro questa classe politica e contro la linea che ha tenuto fino ad ora. Faremo un’opposizione dura ed intransigente, come l’abbiamo fatta fino ad oggi e probabilmente ancora di più, perché questo è un governo che nasce debole e privo della legittimazione necessaria”. «Quello di Paolo Gentiloni è stato un discorso imbarazzante, è un governo che nasce già morto», ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio. «Un governo incapace – prosegue – dalle parole di Gentiloni, di fare la benché minima autocritica. Sono stati sommersi dai No rispetto alla riforma costituzionale, di fatto rispetto alla legge elettorale, e non c’è stata una parola di autocritica. Hanno solo rivendicato il grande lavoro fatto, che in realtà sono macerie. Macerie fatte di debito, di deficit, di polvere sotto il tappeto che verrà fuori nei prossimi giorni, di imbrogli, di inganni».