La fobia dell’Isis arriva a Mosca: evacuata la metro per un allarme
Dopo Berlino e le altre città europee nel mirino dei terroristi islamici dell’Isis, la fobia dell’attentato arriva anche a Mosca, complice l’impegno dei russi nella lotta a Daesh in Siria. Oggi è scattato infatti un allarme-bomba nella metropolitana della capitale russa, una delle strutture ferroviarie più grandi del mondo. Nessun esplosivo è stato trovato nelle tre stazioni ferroviarie di Mosca evacuate in seguito all’allarme bomba. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti citando fonti della sicurezza. L’ispezione sulle stazioni di Kazansky, Leningradsky e Yaroslavsky è finita “alle 14.40 (ora locale) e non è stata confermata alcuna minaccia, ha riferito la fonte spiegando che le stazioni sono tornate alla normalità. Le stazioni in questione sono snodi fondamentali del traffico di pendolari nella capitale russa. Circa 3.000 le persone coinvolte nell’evacuazione anche perché oggi in Russia è un giorno lavorativo.
Oltre che a Mosca, straordinarie misure di sicurezza anche a Parigi
A Mosca e nelle principali città della Russia è stato allestito un dispositivo di sicurezza straordinario: migliaia di poliziotti, soldati e forze speciali del ministero dell’Interno presidiano i cosiddetti punti sensibili nelle varie metropoli. Ma il dispositivo di sicurezza più straordinario è stato certamente organizzato a Parigi: la Francia infatti è stata la nazione più colpita dal terrorismo islamico appunto a Parigi, a Nizza, a Rouen. “Oltre 91.000 poliziotti, gendarmi e militari verranno mobilitati in occasione del fine settimana di Natale per garantire la sicurezza dei francesi”: è quanto annunciato infatti dal ministro dell’Interno di Parigi, Bruno Le Roux. “Per le feste di fine anno, in particolare, questo fine settimana, sono oltre 91.000 le forze di sicurezza dello Stato che verranno dispiegate sul territorio: poliziotti, gendarmi e militari del dispositivo” antiterrorismo Sentinelle. Circa 2.400 chiese ed edifici religiosi sono stati piazzati sotto sorveglianza in tutta la Francia. Nel 2015, dopo gli attentati del 13 novembre, circa 120.000 tra agenti e militari erano stati mobilitati per le Feste di Natale.