L’addio di Renzi non preoccupa l’Europa: “Nessuna crisi bancaria”
Calma e gesso, gli apocalittici del giorno prima sono stati clamorosamente smentiti. L’Europa non teme le conseguenze sui mercati delle dimissioni di Matteo Renzi da presidente del Consiglio. A tranquilizzare gli ansiosi provvede direttamente il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. Intervistato dalla tv francese Public Senat, il commissario europeo afferma chiaramente che la crisi politica in Italia non può far vacillare l’Europa: l’Ue non teme nessuna crisi bancaria. Alla domanda se i sommovimenti in atto nel nostro Paese possano turbare gli assetti europei, il commissario ha risposto un secco “no”, spiegando che in Italia c’è una crisi ma “c’è anche continuità”, e che i problemi delle banche italiane “sono gli stessi della scorsa settimana, non si sono aggravati”. E l’Europa “non teme crisi bancarie”.
La situazione dei mercati è del resto calma, in Italia come nel resto dell’Europa. La Borsa di Milano ha aperto anche oggi con il segno positivo. Dopi primi scambi, Piazza Affari cresce dello 0,43 a 18.208 punti. Anche le altre Borse europee sono comunque in buona salute, in attesa della decisione di oggi della Bce, che dovrebbe prorogare il quantitative easing. A guidarle è Francoforte, che sale di oltre mezzo punto percentuale. A trainare Piazza Affari è Mps, che sale del 4% a 21,75 euro. Ieri il cda senese ha chiesto alla Bce una proroga di 20 giorni per ultimare l’aumento di capitale, alla luce dell’incertezza politica legata al dopo referendum. Nel giorno dell’ufficializzazione della vendita di Bank Pekao all’assicuratore polacco Pzu e al fondo statale Pfr, Unicredit perde lo 0,97%. Nel complesso, il comparto delle banche sale dello 0,48%. Guadagnano Bpm (+1,46%), Banco (+1%), Intesa e Ubi, entrambe dell’1%.