Non solo cinesi: anche a Roma arriva la barberia “Made in Italy” (video)
Il ’68 le aveva avviate al declino, la moda recente le ha riportate in voga. Così le barberie tradizionali sono ricomparse nelle nostre città. E, in tempi in cui spopolano i parrucchieri cinesi, c’è chi ha pensato di trasformarle in un tassello del made in Italy di qualità. Magari da esportare anche all’estero.
Dalla “rana bollita” a Bullfrog, la “rana toro”
L’idea è venuta a un “barbuto” che si sentiva orfano di un barbiere all’altezza delle sue aspettative: Romano Brida. Nel 2012 era un consulente finanziario non del tutto soddisfatto del proprio lavoro. Si vedeva, ha raccontato, come «una rana bollita», di quelle che restano immobili nell’acqua sul fuoco, andando incontro a morte certa. E poiché di crisi e inedia lui non voleva morire, scommise sulla possibilità di trasformare una sua passione e una moda ormai diffusa in un progetto imprenditoriale.
Una barberia tra moda e tradizione
Così è nato Bullfrog, il marchio che sta riportando in Italia la qualità artigianale della barberia. Rendendola trendy: le barberie Bullfrog hanno l’aspetto accattivante di un barbershop americano degli anni ’50 e una organizzazione professionale in stile. Ma non bisogna farsi ingannare da questi ammiccamenti all’esterofilia, perché per il resto il progetto è tutto italiano.
Un progetto tutto made in Italy
Oltre al suo fondatore, italiane sono le ditte che realizzano l’allestimento dei negozi e quelle che producono la cosmesi a marchio, dal balsamo “Agnostico” ai profumi “Secret Potion”. E italiano è anche il gruppo che ha creduto in questa idea fino ad acquisirla: quel Percassi che, partendo da Bergamo, è diventato concessionario di grandi brand internazionali.
Da Milano a Roma, passando per Zurigo
Il primo barbershop Bullfrog è stato aperto a Milano, città d’adozione del catanese Brida. Ora lì i negozi sono tre. Poi ci sono stati Varese e Zurigo, primo avamposto per far entrare a pieno titolo anche questo settore nel circuito internazionale del “made in Italy”. Adesso è la volta di Roma, dove sabato 10, nella centralissima via Tomacelli, apre il primo barbershop capitolino della famiglia.
Archiviata l’estetica del ‘68
«Per i barbieri la crisi è iniziata nel 1968, con hippie e capelloni. Gli uomini hanno cominciato a farsi crescere i capelli lunghi, ma i barbieri non avevano quel tipo di competenze», ha ricordato Brida in una intervista all’Adnkronos online, spiegando che da Bullfrog hanno rispolverato «tecniche che qui in Italia erano ormai andate perse», specializzandosi anche nei trattamenti delle barbe lunghe. E restituendo a una seduta dal barbiere la dimensione di «un momento di benessere, piacevole come un massaggio per la donna», tanto che un buon taglio è anche «diventato molto popolare come regalo da fare agli amici».