Rampelli: dalla Rai ancora spot per il sì. Agcom e Vigilanza che fanno? (video)
Il pressing del governo per il sì non risparmia il servizio pubblico. Fabio Rampelli è ancora una volta costretto a denunciare la disparità di trattamento e il mancato rispetto della par condicio da parte del servizio pubblico in questa campagna referendaria.
Rampelli: Radio anch’io scandalosa
Qualche ora fa – denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia – è stato il turno della trasmissione radiofonica Radio Anch’io di Rai Radio 1 che ha visto la partecipazione di Giorgia Meloni e Flavio Tosi. Due interviste della durata di circa 20 minuti ciascuna, ma completamente diverse nella gestione dello spazio e dei tempi. La prima intervista, quella a Giorgia Meloni, si è trasformata in un confronto tra il presidente di Fratelli d’Italia che sostiene il no al referendum e il conduttore che a tratti ha indossato i panni del portavoce delle istanze del sì. La seconda intervista, quella a Flavio Tosi, si è rivelata prima un attacco alla Meloni in sua assenza, impossibilitata a replicare perché non collegata, poi un monologo senza interruzioni del sindaco di Verona a sostegno delle ragioni del sì».
Fratelli d’Italia: intervenga l’Agcom
«Un comportamento professionalmente censurabile e politicamente scorretto – incalza Rampelli – che ci costringe a intervenire per l’ennesima volta nelle sedi competenti per garantire il rispetto del pluralismo. Per questo Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione in Commissione Vigilanza Rai per chiedere conto al direttore generale quando finalmente la Rai comincerà a rispettare le norme sul pluralismo nell’informazione». Rampelli ha annunciato anche un’interrogazione al governo per chiedere il rispetto delle norme sulla par condicio e un esposto all’Agcom perché – ha detto – «non comprendiamo le ragione per la quale Fratelli d’Italia, forza politica rappresentata in Parlamento, risulti quasi del tutto assente dalle radio del servizio pubblico e dalla trasmissione politica più importante del palinsesto radiofonico Rai».