Recuperata la prima scatola nera del Tupolev russo caduto nel Mar Nero
La prima scatola nera del Tupolev precipiato a Natale è stata trovata. I sommozzatori russi, che stanno lavorando al recupero del relitto dell’aereo precipitato nel Mar Nero, hanno individuato la prima scatola nera del Tupolev Tu-154 e i corpi di alcune vittime. Lo riferisce l’agenzia Tass, ripresa dagli altri media russi. “Durante le ricerche sotto la cabina di pilotaggio, è stata trovata una delle tre scatole nere. Sarà rapidamente riportata in superficie”, ha detto una fonte alla Tass, aggiungendo che “altre due scatole nere si trovano in coda all’aereo e devono ancora essere trovate”. Almeno tre i corpi ritrovati stamattina, che si aggiungono ai 12 già riportati in superficie, tra cui quello del comandante. Ancora non si ha alcuna informazione sullo stato della scatola nera (il ministro della Difesa russo aveva già ipotizzato che le scatole nere potessero aver subito danni minimi nello schianto). Ci sono poi gli altri due registratori di volo che si trovano nella coda del Tupolev Tu154 che devono ancora essere trovati. Una volta estratta dall’acqua, la scatola nera sarà analizzata per determinare la causa dello schianto. “Una delle teorie principali per le cause dello schianto al momento è che oggetti estranei siano entrati nel motore”, hanno evidenziato fonti della Difesa russa, confermando però che sono valutate anche altre possibili cause, come l’errore del pilota e il sempre possibile guasto meccanico. Per precauzione, infatti, tutta l’intera flotta militare e civile di Tupolev Tu-154 è stata bloccata a terra per nuovi controlli.