Renzi va al Quirinale da Mattarella. E le dimissioni vengono “congelate”
Al Quirinale per l’addio. Ma l’addio non c’è ancora. Il premier Matteo Renzi si dimetterà, come annunciato dopo la valanga di No al referendum sulle riforme. Non lo farà subito. Dopo l’incontro con il presidente della Repubblica la decisione: prima il voto sulla legge di bilancio, poi le valigie.
Il dialogo al Quirinale
La decisione è stata presa al Quirinale, dopo una giornata di tensione che è cominciata sempre al Colle, con un primo faccia a faccia con Mattarella. In ballo erano varie opzioni per dare una risposta alla crisi. A quanto si apprende, è stato lo stesso presidente della Repubblica a chiedere al premier di rallentare. Meglio non cedere subito e restare ancora un po’ sulla poltrona di Palazzo Chigi. Prioritaria la necessità di scongiurare l’esercizio provvisorio di bilancio. Al termine dell’incontro mattutino il presidente della Repubblica, in una nota, aveva esortato tutte le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità istituzionali e a mettere da parte i rancori creando un clima di «rispetto reciproco».
Il Consiglio dei ministri lampo
Prima del Quirinale, un Consiglio dei ministri lampo, durato una ventina di minuti. Alla sua “squadra” aveva confermato l’intenzione di andarsene, ma lsolo dopo l’approvazione della manovra di Stabilità. «Lo faccio per senso di responsabilità – aveva detto il premier – e per evitare l’esercizio provvisorio».