Terrore a Berlino, è un profugo pachistano il presunto attentatore (Video)

20 Dic 2016 9:19 - di Gabriele Alberti

 

L’incubo di un attentato terroristico come quello di Nizza si è materializzato nel cuore di Berlino e potrebbe avere un volto, ma ancora non c’è certezza. La  Bild online, citando ambienti impegnati nelle indagini, scrive che il presunto attentatore del mercatino di Natale  sarebbe un giovane pachistano di 23 anni. La Dpa riporta che, secondo quanto hanno finora ricostruito le autorità, il giovane sarebbe arrivato in Germania nello scorso febbraio attraverso la rotta balcanica. Secondo quanto riferisce la Zdf, il presunto attentatore avrebbe “abbandonato il tir dopo l’azione fuggendo in direzione est”. È stato però individuato e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L’uomo ha attraversato il Tiergarten, grande parco al centro di Berlino, ed è stato poi bloccato dalla polizia all’altezza della Colonna della vittoria, a poco più di un chilometro di distanza dal luogo della strage. Secondo quanto riferisce la Welt sul sito online, “la polizia di Berlino ritiene” che il pachistano non sia il guidatore del tir” e che questi sia ancora “armato e a piede libero”. La Welt scrive di aver appreso la notizia da alti funzionari della sicurezza. Anche la Bild online riporta la stessa notizia ma con un punto interrogativo: “la polizia ha il falso uomo?”

Berlino, attentato terroristico

Intanto, il lavoro dei soccorritori al mercato di Natale colpito a morte dal camion si è concluso, ha comunicato su twitter la polizia, fissando il bilancio definitivo dei morti a 9. Le persone ricoverate negli ospedali di Belino sono 45 in gravi condizioni.”Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano”, ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, esortando di lasciare tempo agli investigatori di completare il loro lavoro”.  Ma l’ipotesi terrorismo appare la più probabile e la coincidenza delle modalità con la tragedia di Nizza sono sotto gli occhi di tutti. La polizia a reso noto che sul camion c’erano due persone: quello che si presume sia il guidatore è stato arrestato mentre il passeggero, sembra un polacco, è rimasto ucciso nell’impatto. L’ipotesi dell’attentato viene avvalorata dalla nazionalità dell’arrestato: ceceno o pachistano, secondo informazioni non confermate ma rilanciate dal sito del quotidiano Die Welt. Il camion, con targa polacca, era partito dall’Italia e doveva fermarsi a Berlino per consegnare un carico di ponteggi di acciaio prima di tornare in Polonia, secondo vari media (la polizia berlinese ha tuttavia avanzato il sospetto che sia stato rubato da un cantiere in Polonia). Il direttore dell’azienda di trasporto polacca ha dichiarato di ritenere che il tir sia stato rubato e il camionista, suo cugino, rapito. Polizia e autorità, compresa la cancelliera Angela Merkel e il presidente Joachim Gauck,  sono ancora prudenti e non parlavano apertamente di attentato. La cancelliera, attraverso il suo portavoce Steffen Seibert su Twitter, si è detta “sgomenta”.

L’Isis avrebbe rivendicato l’attentato

Secondo informazini in corso di verifica sulla rete, la coalizione delle milizie irachene che combattono il califfato, in un tweet, ha riferito che canali dell’Isis avrebbero già rivendicato l’attentato. Dopo tanti allarmi e alcuni attentati sventati, l’incubo di un attacco capace di provocare molti morti si è materializzato proprio su uno degli obiettivi considerati più a rischio in questo periodo, un mercatino di Natale, nel cuore della parte occidentale di Berlino provenendo da una delle due arterie che confluiscono nella piazza davanti alla stazione dello Zoologischer Garten. Ancora nella notte tutte le strade attorno alla piazza del mercatino di Natale sono bloccate dalle forze dell’ordine. La Breitscheidplatz è a due passi dalla frequentatissima Kurfuerstendamm, la via principale dello shopping e del Kadewe, il grande magazzino di Berlino e di fianco all’Europa Center, uno dei più noti e storici centri commerciali della città. Il sindaco di Berlino Michael Mueller, giunto subito sul luogo dell’attentato, ha parlato di “shock per la città e per la gente che si trovava qui per trascorrere un po’ di tempo in serenità”. 

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