Trump nel suo “thank you tour” invita i suoi alla moderazione dopo la vittoria

17 Dic 2016 19:17 - di Annamaria Matticari

«Avete urlato, siete stati violenti, siete stati cattivi, perché volevate vincere. Ma adesso basta, perché abbiamo vinto». Così il presidente eletto Donald Trump a una platea di sostenitori a Orlando, in Florida, in quello che sembra un chiaro invito a cambiare tono in vista dell’insediamento alla Casa Bianca, del passaggio definitivo dai comizi in campagna elettorale ai discorsi da presidente. Trump entra così nell’ultima fase della transizione, con l’ultima tappa del Thank You Tour oggi in Alabama, nello stesso stadio dove accorsero 30mila suoi sostenitori durante la campagna elettorale, prima di volare a Mar-o-Lago, il suo resort in Florida dove passerà il periodo natalizio. E il presidente eletto potrebbe rompere con un’altra delle tradizioni washingtoniane e passare la notte prima dell’insediamento presso l’hotel di sua proprietà, il Trump Hotel a pochi metri dalla Casa Bianca, invece che a Blair House, la residenza riservata agli ospiti della presidenza come invece è consuetudine. Lo indicano indiscrezioni raccolte dal New York Times, secondo cui esiste un piano in questo senso. Stando alle stesse indiscrezioni, dovesse Trump optare per il suo hotel – che sorge tra l’altro sul tratto di Pennsylvania Avenue che collega la Casa Bianca a Capitol Hill e lungo il quale sfila la tradizionale parata nel giorno dell’insediamento – avrebbe al suo seguito membri della sua famiglia, un gruppo di consiglieri e i suoi principali finanziatori.

Trump attacca la Cina ma sbaglia ortografia…

Donald Trump torna su Twitter per scagliarsi contro la Cina dopo la notizia che una nave militare cinese ha sequestrato un drone americano utilizzato dalla marina Usa per monitorare le acque internazionali del Mar meridionale della Cina. Lo definisce un fatto senza precedenti, ma sbaglia l’ortografia e invece di unprecedented scrive unpresidented. Poi corregge, ma l’errore non passa inosservato. Sul web non mancano i commenti ironici e c’è chi nell’errore ci vede un lapsus freudiano. Ma non è l’unica notizia divertente relativa al neopresidente: a quanto pare dopo gli attacchi di Trump Vanity Fair fa il pieno di abbonamenti: 13mila in 24 ore, il numero più alto mai registrato in un solo giorno. Tutto era nato da una recensione negativa del Trump Grill, un ristorante all’interno della Trump Tower di New York che il giornale ha stroncato senza mezzi termini arrivando a definirlo «forse il peggior ristorante degli Stati Uniti». La cosa ha mandando su tutte le furie il tycoon eletto presidente, che si è scagliato contro la pubblicazione e il suo direttore. Questa volta però i “creativi” di Vanity Fair hanno trasformato l’episodio in un boomerang attirando l’attenzione – e gli abbonamenti – anche grazie ad un banner sul sito del magazine che recita «il magazine che Trump non vuole che leggiate».

 

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