È ufficiale: Barack Obama porta sfiga. Perciò ora toccherà alla Merkel (video)
Ora è ufficiale: Barack Obama porta sfiga. Una sfiga pazzesca. Perciò politici di tutto il mondo attenzione: munitevi di corni, ferri di cavallo, zampe di coniglio e quant’altro. Se l’uscente presidente degli Stati Uniti vi ha già omaggiato di una pacca sulla spalla, vi ha invitato a proseguire nel vostro lavoro o semplicemente ha voluto dichiarare il suo sostegno alla vostra politica, fate gli scongiuri. Affidatevi a pozioni e fattucchiere. Perché la vostra sorte, altrimenti, è segnata. Negli ultimi anni Obama sembra aver affinato queste sue qualità iettatorie. Ha cominciato elogiando David Cameroon e la sua capacità di leadership e ha proseguito poi con il sostegno entusiasta ad Hillary Clinton. Quindi è stata la volta degli elogi alla determinatezza di Francoise Hollande, dell’invito e degli abbracci con Matteo Renzi e, infine, il sostegno deciso ad Angela Merkel. Le foto e i video al tavolo del convegno di Hannover del 25 aprile 2016 sono una roba cult. Da cineteca horror: Obama li ha fatti fuori uno dopo l’altro come birilli. Ricapitoliamo: Cameroon è stato spazzato via dalla Brexit; Hillary è collassata davanti al ciclone Donald Trump; Hollande (primo presidente francese in carica) ha capito che non è aria ed ha annunciato il ritiro; Matteo Renzi, travolto dal referendum costituzionale, ha alzato bandiera bianca. Resta ancora la Merkel. La più coriacea, volitiva, determinata. Probabilmente Angela ha sperato di sfangarla. Ha fatto l’indifferente e s’è schermita. Ma nel suo ultimo viaggio in Europa, quello di commiato, Obama non si è trattenuto: “Se fossi tedesco voterei per la Merkel” ha dichiarato solenne. E perciò, adesso possiamo affermare con una certa sicurezza che anche la Angelona, la condottiera dell’Europa a trazione teutonica sta per essere giubilata. Grazie all’abbraccio mortale di Barack Obama la stella politica della Cancelliera si sta pian piano spegnendo: si tratta solo di aspettare le elezioni tedesche del settembre dell’anno prossimo. Nove mesi ancora e ci libereremo pure della Merkel. Lunga vita a Barack Obama!