Un altro blitz a Palazzo Chigi: «Renzi se ne deve andare a casa»
La disfida della sinistra si trasferisce in piazza. Da una parte “Bella Ciaone” a “C’è chi dice no”. Dall’altra parte i fedelissimi di Renzi. L’altra sinistra. Quella demoralizzata. E va in scena la protesta di alcuni studenti davanti a Palazzo Chigi, poco prima del Consiglio dei Ministri. Un gruppo di giovani è arrivato davanti alla sede del governo. Sono partiti i cori contro Renzi e sono stati esposti gli striscioni. Poi la certezza: si trattava degli stessi che erano in piazza alla manifestazione del 27 novembre a Roma per il No.
Gli studenti: «Renzi se ne deve andare»
«È una vergogna, Renzi deve andare a casa», hanno urlato gli studenti, che poi hanno protestato contro le forze dell’ordine, che si erano avvicinate per far calare gli striscioni. Da qui sono scaturiti alcuni momenti di tensione con la polizia, che ha fermato tre studenti portandoli per l’identificazione in una delle camionette situate di fronte a Palazzo Chigi. «Questa è la democrazia, non ci lasciano neanche parlare», ha urlato uno dei fermati.
Sinistra contro sinistra
Già nel momento in cui c’è stata la certezza della sconfitta di Renzi, un nutrito gruppo di manifestanti dell’Usb avevano iniziato a sfilare in Via del Corso, in pieno centro di Roma, fino a Palazzo Chigi. Al grido «dimissioni, te ne vai o no?» i manifestanti di sinistra avevano accesso dei fumogeni ed erano stati circondati poco dopo dagli agenti in divisa antisommossa.