Un’autostrada sotto il Bosforo: l’ultima scommessa del Sultano Erdogan

16 Dic 2016 19:31 - di Redazione

Un’autostrada sotto il Bosforo per collegare la sponda asiatica di Istanbul alla penisola storica del Corno d’Oro. L’ultima scommessa di Recep Tayyip Erdogan, ennesimo tassello nella sua lista di grandi opere che stanno trasformando la Turchia, si annuncia come un gioiello di ingegneria e azzardo politico.

Il tunnel Eurasia, che si inaugura martedì, era atteso l’estate prossima. Ma dopo il golpe di luglio, raccontano fonti del progetto, il presidente ha voluto un’accelerazione da record. Con un messaggio chiaro: la sua Turchia, nonostante tutto, non si ferma. Una corsa contro il tempo i cui effetti si vedono anche nei lavori, che proseguono frenetici fino all’ultimo, in un visita in anteprima dentro la nuova galleria. Per i primi 30-40 giorni, la notte resterà chiusa proprio per completare i ritocchi finali e valutare l’impatto del traffico, spiegano gli ingegneri.

Un progetto costato 1,245 miliardi di dollari e, come molti in Turchia, realizzato con il modello Bot (Build-Operate-Transfer) da un consorzio turco-sudcoreano. L’opera, promette il ministro dei Trasporti, Ahmet Arslan, rivoluzionerà il traffico cittadino, riducendo da circa un’ora e mezza a un quarto d’ora i tempi di percorrenza dal Corno d’oro alla sponda asiatica. Con una distanza totale di 14,6 km, di cui 5,4 sottomarini a una profondità massima di circa 25 metri, la galleria soto il Bosforo avrà due corsie per ciascun senso di marcia e sarà aperta solo ad auto e moto.

Passaggio vietato invece a tir e autobus, sia per l’altezza ridotta del tunnel che per il peso dei mezzi, che potrebbe metterne a rischio la stabilità. La struttura è stata progettata per resistere a un terremoto di magnitudo fino a 7,5, il ‘big one’ che prima o poi, secondo i sismologhi, è destinato a sconquassare Istanbul. Oltre, stimano gli ingegneri, si avrebbero “danni minori”. Nella galleria sotto il Bosforo, in queste ore gli operai continuano a sistemare i muri ed effettuare collaudi. Mentre la attraversiamo, si prepara la simulazione di un maxi-incidente: vigili del fuoco e ambulanze avranno una stazione in prossimità degli ingressi dai due lati, mentre per le emergenze è stato studiato un sistema di soccorso rapido in moto, per ovviare agli spazi stretti del tunnel. Che, come raccomandato dagli standard internazionali, è in gran parte curvo per “tenere svegli” i guidatori. 

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