Vivendi: continua la nostra scalata a Mediaset, puntiamo al 30 per cento

19 Dic 2016 19:34 - di Paolo Lami

Vivendi non si ferma. E, per nulla intimorita dalle reazioni di Mediaset e del governo, rilancia. E comunica, in una nota, di aver deciso di aumentare il proprio investimento nella società del gruppo Fininvest con l’acquisto di altre azioni fino al limite del 30 per cento del capitale.
Proprio nella giornata in cui Mediaset sprintava in Borsa partendo in rialzo con un progresso del 3,5 per cento a 3,67 euro e i vertici di Fininvest presentavano un esposto a Consob per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate nei confronti di Vivendi, l’azienda francese rilanciava.

E’ stata la finanziaria della famiglia Berlusconi, con una nota, ad annunciare l’atto che fa seguito alla denuncia presentata da Fininvest alla Procura della Repubblica di Milano il 13 dicembre scorso e inviata per conoscenza anche alla Consob.
Nell’esposto si chiede alla Commissione di Borsa di esercitare i poteri che le norme le attribuiscono in materia.
Spiega poi la holding controllata dalla famiglia Berlusconi che i legali di Fininvest oggi hanno anche depositato presso la Procura della Repubblica di Milano ulteriori documenti aggiuntivi relativi alla vicenda che sta tenendo banco in questi giorni.

Sabato in un’intervista al Corriere della Sera, l’Amministratore Delegato del gruppo francese, Arnauld de Puyfontaine aveva sostenuto che il rastrellamento di azioni di Mediaset non vuole essere un atto ostile e che è volto a superare l’impasse su Premium nella prospettiva di consolidarsi nel Sud Europa per creare un grande gruppo.
Ma da Cologno Monzese hanno replicato escludendo ogni trattativa. E il presidente del gruppo, Fedele Confalonieri, ha ribadito che Vivendi si sta muovendo in modo ostile. E ha sottolineato come nella vicenda ci sia in gioco l’interesse nazionale.

Ora la nuova mossa di Vivendi, che appare ancora più ostile delle precedenti.
«Vivendi ha annunciato l’8 aprile – ricorda la stessa società in una nota che vorrebbe ricostruire la vicenda – di aver concluso una partnership strategica e industriale con Mediaset. Come primo passo Vivendi avrebbe acquistato il 3,5 per cento di Mediaset e il 100 per cento della pay-tv Mediaset Premium, in cambio del 3,5 per cento del capitale azionario di Vivendi».

«La prevista acquisizione di Mediaset Premium purtroppo – sostiene l’azienda guidata da Arnauld de Puyfontaine – ha portato a una causa legale e le proposte di Vivendi per trovare una soluzione amichevole alla disputa non non hanno trovato l’accordo con Mediaset e il suo azionista Fininvest».
«Dato che Vivendi ritiene che l’interesse strategico della partnership industriale annunciato il 8 aprile 2016 superi la posta in gioco nella causa – prosegue la nota del gruppo francese -, Vivendi ha deciso di diventare il secondo maggior azionista industriale di Mediaset con l’acquisto, per cominciare, del 20per cento del capitale sociale di Mediaset».

«A seguito di un incontro tra Arnaud de Puyfontaine, presidente del consiglio di gestione, e Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, il 16 dicembre 2016, e il comunicato stampa emesso da Mediaset il 17 dicembre 2016, e considerando le posizioni recenti di Fininvest, il consiglio di amministrazione di Vivendi, riunitosi oggi – afferma la società -, ha deciso, con l’autorizzazione del consiglio di sorveglianza, di aumentare i propri investimenti in Mediaset con l’acquisizione di ulteriori quote in base alle condizioni di mercato entro i limiti del 30 per cento dei diritti di capitale sociale e di voto».
«Vivendi – conclude la nota del gruppo media francese – ricorda che la sua presenza nel capitale di Mediaset è in linea con la volontà del gruppo di sviluppare le sue attività in Europa meridionale e le sue ambizioni strategiche come un grande gruppo internazionale, con sede in Europa, media e dei contenuti».

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