Meryl Streep ci prova, Trump la gela: è una lacché della Clinton (Video)
Botta e risposta tra Meryl Streep e Donald Trump. O forse sarebbe meglio dire Meryl Streep contro Donald Trump. E contrariamente a quanto sarebbe potuto accadere da noi, dove generalmente la lobby dello spettacolo è sempre pronta a salire sul carro dei vincitore di turno, l’intellighenzia della settima arte a stelle e strisce invece, reduce dalla sconfitta della sua beniamina Hillary, non perde occasione per rimarcare il proprio disappunto per gli esiti delle ultime presidenziali che hanno visto letteralmente trionfare Donald Trump. E allora, peggio che se si fossero visti sfilare l’Oscar all’ultimo secondo dal rivale di sempre, Meryl Streep, Bob De Niro, e tutto il carrozzone di attori cult, autori e registi indipendenti, da quel fatidico giorno di novembre stanno dicendo e facendo di tutto pur di rendere noto e di sottolineare la loro delusione elettorale…
Meryl Streep contro Donald Trump
And the winner is Donald Trump… e i suoi detrattori proprio non ci stanno. Stavolta, a pochi giorni dall’investitura ufficiale e dell’insediamento alla Casa Bianca, dopo la brutta caduta di stile di Rober De Niro – che in un video è addirittura arrivato a dare del “maiale” al tycoon– è Meryl Streep a infierire sul presidente neo-eletto. Così, senza mai pronunciare neppure il nome di Trump, l’attrice – insignita a Los Angeles del Golden Globe onorario, intitolato a Cecil B. Demille – fresca di premio e per nulla rabbonita dal riconoscimento appena ottenuto, durante la cerimonia ha improvvisato un discorso di sei minuti indirizzato ad attaccare con forza Trump e la retorica che – a sua detta – avrebbe dominato la campagna per la Casa Bianca, senza peraltro dimenticarsi di difendere l’importanza «dei segmenti più denigrati della società americana in questo momento, Hollywood, gli stranieri e la stampa». Quindi, non ancora paga, dopo aver citato i nomi di una serie di grandi attori nati o cresciuti all’estero, l’attrice ha provato a buttarla sull’ironico – senza riuscirci – ricordando come «Hollywood sia piena di outsider e stranieri: se li cacciamo tutti, non avrete nulla da guardare a parte il football e le arti marziali miste, che non è arte». Sei lungjissimi minuti di polemiche e offese in cui Meryl Streep, autoproclamatasi una sorta di guru dei perdenti anti-Trump. Lei, indiscutibile talento della settima arte, fuori dal set e dal pulpito cerimoniale, indossate le vesti logore della ennesima fustigatrice dei costumi neo-presidenziali, ha infine tuonato – sempre senza nominarlo – contro l’inquilino della Casa Bianca, reo a suoi occhi – e a quelli della cordata hollywoodiana di cui si è fatta portavoce – «usare la propria posizione per maltrattare altre persone»… Il tutto punteggiato da frasi a effetto, quanto retoriche, in puro stile vittoriano: da un classico «mi ha spezzato il cuore vedere che…», a sempreverdi richiami al buonismo d’accatto. Tutto davvero assai poco politically correct…
La replica di Donald Trump
Poco fa, allora, a tanto ridondante anti-trumpismo il neo-presidente d’America ha risposto più seccamente che seccato, e a quanto sostenuto dall’attrice che lo ha attaccato durante la cerimonia di consegna dei Golden Globe, ha semplicemente replicato: Meryl Streep? «Una Hillary lover… Come a dire, solo una delle tante deluse sostenitrici della campagna della Clinton rimasta a bocca asciutta. E c’è di più: il presidente americano, contattato telefonicamente dal New York Times, a chi gli chiedeva di commentare e rispondere all’invettiva d’autore – e d’attore – ha semplicente detto di non aver sentito il discorso di Meryl Streep e di non aver guardato la cerimonia di consegna dei premi. Azzerando nel silenzio e stroncando sul nascere offese plateali e pretestuose recriminazioni… And the Oscar goes to… Donald Trump.