Allarme in campo rom: fermato 15enne con Kalashnikov e munizioni
Scoperta inquietante alle porte di Napoli. Un Kalashnikov e due caricatori pieni sono stati trovati dai Carabinieri all’interno di una roulotte nel campo rom di Caivano (Napoli), nella disponibilità di un 15enne di origini montenegrine. Il 15enne è stato arrestato per detenzione di arma da guerra e relativo munizionamento. Kalashnikov e caricatori erano nascosti in una cassetta di legno chiusa con un coperchio posizionata accanto al letto del ragazzo. Armi e munizioni sono state sequestrate.
Il Kalashnikov, l’arma preferita dei terroristi
Il fucile (lo stesso tipo utilizzato per la strage di Istanbul) sarà sottoposto agli accertamenti balistici e dattiloscopici per verificare il suo eventuale tilizzo in episodi di intimidazione o di sangue. Il minorenne, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, a Napoli. Resta la domanda più allarmante: che cosa ci faceva un quindicenne del Montenegro con un Kalashnikov e relative munizioni a disposizione? Da qualche tempo i campi nomadi sono diventati un arsenale per la criminalità organizzata, ma anche per i singoli delinquenti. Cani sciolti che possono trasformarsi in lupi solitari, come i terroristi che hanno colpito in Francia, in Belgio e in Germania.
200 milioni di Kalashnikov: uno ogni 35 abitanti
In Europa nessun’altra arma è stata usata negli attacchi dei terroristi islamici quanto i fucili d’assalto in stile kalashnikov. L’arma consente di fare un enorme numero di vittime anche con un solo assalitore. A Istanbul un solo attentatore ha usato un Ak-47 facendo una vera e propria carneficina. Progettato dal generale sovietico Mikhail Kalashnikov, il primo modello di Ak-47 è stato fornito all’esercito sovietico nel 1948. Oggi il nome si riferisce ad almeno duecento tipi di fucili d’assalto AK. Nel libro AK47: il fucile del popolo, scritto dal giornalista Michael Hodge, sul pianeta potrebbero esserci 200 milioni di Kalashnikov, uno ogni 35 abitanti del pianeta.