Allevatori in ginocchio. Il terremoto fa strage di animali: 10 miliardi di danni
Tragedia nella tragedia. Il terremoto del Centro Italia fa registrare anche una vera strage di animali. A lanciare l’allarme è la Coldiretti che fornisce numeri allarmanti di bestiame morto a causa del terremoto che stanno mettendo in ginocchio gli allevatori. «Sono saliti a più di mille gli animali morti, feriti e abortiti nelle aree colpite per l’effetto congiunto delle scosse, della neve e del gelo che hanno fatto crollare le stalle con la perdita di bestiame tra le macerie».
Coldiretti: oltre 1000 animali morti
Una perdita, aggiunge, provocata anche da “stress da freddo e paura” che hanno provocato anche aborti e dimezzamento della produzione di latte. La Coldiretti ha per questo avviato «una straordinaria azione di solidarietà per salvare le tremila stalle e le aziende agricole che si trovano nelle aree colpite dal sisma, dove appena il 15% delle strutture di protezione degli animali sono state completate fino ad ora». Gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire. Ai danni materiali stimati in 10 miliardi di euro, prosegue la confederazione degli imprenditori agricoli, «si sommano quelli della perdita di vite umane e una vera e propria strage di animali in una situazione in cui, solo nelle Marche, si contano seicento mucche e cinquemila pecore al freddo nelle neve senza ripari, per i ritardi accumulati». Sotto il coordinamento di una apposita task force, sono state avviate dalla Coldiretti molte iniziative, dalla campagna “dona un ballone di fieno” a quella “adotta una mucca”” per dare ospitalità a pecore e mucche sfollate a causa dei crolli delle stalle.
Danni per 10 miliardi di euro
Sono oltre 1.500 i posti stalla per gli animali resi disponibili nelle diverse regioni per gli animali sfollati dalla Lombardia al Veneto, dal Friuli alla Toscana. «È una corsa contro il tempo – avverte la Coldiretti – con la mobilitazione dei trattori per liberare le strade da neve e ghiaccio e raggiungere le stalle isolate da giorni». Circa quattrocento balloni di paglia e fieno raccolti dalla Coldiretti Campania sono pronti per raggiungere le aree terremotate, ma numerose sono le iniziative su tutto il territorio nazionale. Altri 300 quintali di foraggio per gli animali hanno invece raggiunto le aziende terremotate delle province di Ascoli, Fermo e Macerata donati da gruppi di agricoltori e associazioni. Nella frazione Sommati di Amatrice è stata realizzata dalla Coldiretti all’indomani delle prime scosse una tensostruttura per conservare i mangimi necessari per sfamare degli animali mentre In Abruzzo sono stati attivati due punti di raccolta del materiale, uno nella provincia aquilana e l’altro in quella teramana. «La situazione è insostenibile per gli uomini e gli animali che sono rimasti nelle campagne terremotate dove, a distanza di 5 mesi dalle prime scosse, si registrano pesanti ritardi ed inefficienze burocratiche».