Altro flop di Obama: ha liberato Manning ma Assange non si consegna
Barack Obama, con uno degli ultimi atti della sua presidenza, ha commutato la condanna all’ex soldato dell’esercito americano che era stato la “gola profonda” dell’organizzazione di Assange, passandole oltre 700.000 documenti militari e diplomatici, classificati e non. Manning – scoperto, arrestato e condannato da una Corte marziale nel 2013 a 35 anni di carcere per violazione delle leggi sullo spionaggio – verrà rilasciato inmaggio, conuno sconto di oltre trent’anni nella pena. I suoi avvocati avevano rivelato come il 29enne, che incarcere hacamb iato sesso per affermare la sua identità femminile, di recente avesse tentato almeno due volte il suicidio, si legge su “il Sole 24 Ore“.
«Ha già scontato una pena molto dura», ha commentato Obama
Assange, da più di quattro anni rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra per sfuggire al rischio di un’estradizione negli Stati Uniti per spionaggio, aveva promesso solo la scorsa settimana che si sarebbe consegnato alle autorità, pronto ad affrontare estradizione e processo americano, proprio in caso di un perdono di Manning. Nelle ultime ore ha inoltre rilasciato dichiarazioni scritte per sostenere che Manning deve essere considerato «un eroe» e invitare alla fine della guerra contro i “whistleblower”, gli informatori, quali lui stesso e WikiLeaks. Nessun movimento insolito è stato però notato nell’ambasciata dell’Ecuador e non è chiaro se la commutazione della sentenza di Manning convincerà Assange a uscire allo scoperto. Uno dei suoi legali americani ha indicato che potrebbe dimostrarsi insufficiente, dato che l’appello era per una scarcerazione immediata. «Assange saluta la riduzione della condanna, ma è molto meno di quanto chiesto», ha detto Barry Pollack.
Riaperto il giallo sul futuro di Julian Assange
Altri suoi rappresentanti hanno invece sottolineato che Assange intenderebbe tener fede alle promesse, ma che prima occorre verificare se esista e quale sia la richiesta di estradizione statunitense. Finora la magistratura americana non ha svelato come intendeperseguireilfondatore di Wikileaks, che è anche accusato di stupro da due donne in Svezia. Procuratori svedesi hanno già interrogato Assange a novembre presso l’ambasciata senza prendere ad oggi una decisione definitiva sull’incriminazione formale.