Amri consumava cocaina e ecstasy: a Berlino agì sotto l’effetto della droga?
Via via che proseguono le indagini su Anis Amri – il terrorista tunisino, autore dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino lo scorso 19 dicembre – nuove acquisizioni rivelano particolari inediti del suo vissuto ed emblematici dettagli sulla sua personalità. L’ultima rivelazione su di lui , allora, lo descrive come un uomo dedito anche allo spaccio di droga oltre che abituale consumatore di ecstasy e cocaina.
Amri sotto effetto delle droghe durante l’attentato?
Messi sotto la lente d’ingrandimento di intelligence e investigatori di mezza Europa, comportamenti, spostamenti e precedenti di Amri – morto il 23 dicembre scorso in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni, nel milanese – rivelano particolari molto utili alle indagini e alla definizione del profilo del killer. E allora, per esempio, nel rapporto degli 007 tedeschi dove vengono esaminati gli spostamenti dell’uomo nei giorni che hanno preceduto il 19 dicembre si evince che, secondo la relazione, Amri era a Berlino già da diversi giorni prima dell’attacco, mentre nei mesi precedenti aveva viaggiato spesso dal Nord Reno-Westfalia al Belgio.
Il rapporto dell’intelligence tedesca
E ancora, da ambito investigativo trapela anche come Amri, noto internazionalmente per il feroce attentato a Berlino, fosse anche conosciuto come pusher attivo nel giro dello spaccio e del consumo di droga: lui, risultato anche abituale fruitore di ecstasy e cocaina. La domanda successiva che si sono posti gli inquirenti al lavoro sulla strage di Natale, allora, riguarda proprio la possibilità che il terrorista tunisino possa aver compiuto la strage al mercatino berlinese proprio sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Un dubbio in fase di accertamento, di cui ha parlato in queste ultime ore il quotidiano tedesco Die Welt, rivelando i contenuti di una relazione dei servizi di intelligence sul jihadista morto. A quanto emerso, infatti, già nel suo paese d’origine Amri era noto alle forze dell’ordine per reati di droga. Prima di rivelarsi al mondo come il feroce terrorista autore di una delle stragi più drammaticamente note degli ultimi anni,