Attentato di Berlino, è un estremista islamico il presunto complice di Amri
Continuano le indagini per far luce sull’attentato al mercatino di Natale a Berlino. Il presunto complice di Anis Amri, il ventiseienne tunisino arrestato dalla polizia tedesca, è un salafita considerato capace di azioni radicali. Lo riferiscono i media tedeschi. Inoltre aggiungono che il tunisino ha cenato in un ristorante del quartiere Mitte, con Amri la notte prima della strage. I due, come ha detto un portavoce della procura generale di Karlsruhe, hanno «parlato intensamente». I due hanno inoltre viaggiato insieme dall’Italia alla Germania nel 2015. Il giovane, che ha due alias, è stato per il momento arrestato con l’accusa di frode in relazione alla legge tedesca sui richiedenti asilo.
Amri, le indagini e il percorso della fuga
Come si legge su Repubblica.it Amri, dopo essere fuggito dal luogo dell’attentato, è stato ripreso da una videocamera della stazione dello zoo di Berlino. È stato ripreso mentre fa quello che viene considerato il saluto tipico dei militanti dell’Isis. Secondo una portavoce della procura tedesca l’uomo ha alzato l’indice. Un gesto che sta a significare l’unicità di Dio. Secondo informazioni delle autorità olandesi, Amri è stato segnalato dalle telecamere di sorveglianza «il 21 dicembre intorno alle 11.30 alla stazione di Nimega». E «alle 13.30 alla stazione di Amsterdam».