Brutte notizie, arrivano i saldi, ma solo per una famiglia su 2: budget giù del 5%
Anche quest’anno, ma un po’ peggio degli altri anni. Le famiglie stringono la cinghia e gli acquisti in saldo da occasione ghiotta per i consumi, diventano un’occasione mancata, fonte di rimpianto per chi non potrà investire che poche briciole sui capi e i prodotti scontati. I saldi, di fatto, già partiti in 1 negozio su 3 in tutta Italia. Il Codacons, che diffonde come ogni anno le previsioni ufficiali sugli sconti di fine stagione, ci fornisce notizie sconfortanti . Ufficialmente la partenza dei saldi è prevista per il prossimo 5 gennaio, ma gli esercenti applicano già sconti medi dal 20 al 40%, proponendoli direttamente ai consumatori in fase di acquisto, accettando le richieste di sconti dei cittadini o inviando mail, sms e messaggi WhatsApp ai clienti fidati. Però il risultato è scadente, spiega l’associazione: “Nessuna impennata delle vendite è tuttavia prevista durante i saldi invernali: quest’anno quasi 1 famiglia su 2 (il 45%) approfitterà dei saldi, ma con acquisti mirati e un budget che scenderà di circa il 5% rispetto allo scorso anno, senza superare in media i 175 euro a famiglia“.
La morte dei saldi: ecco perché
Alla base della mancata ripresa delle vendite, secondo il Codacons, l’eccessiva vicinanza tra le feste natalizie e la partenza dei saldi e l’influenza del commercio online. “È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Si tratta di una pratica “medievale” che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. A determinare la morte dei saldi, oltre alla crisi economica, l’avvento del commercio online, che consente agli utenti di acquistare tutto l’anno prodotti scontati, senza limiti temporali. E’ quanto mai necessario rivedere totalmente la politica degli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti” e maggiore scelta ai consumatori.
Attenzione alle fregature
Ma soprattutto sono i rincari annunciati e certificati delle bollette di luce e utenze domestiche a porre un freno agli acquisti, in concomitanza con l’aumento della benzina e dei carburanti. Certo non di buon augurio per chi sa che dovrà affrontare un anno ancora in saliti ed incerto su fronte delle crescita economica. Per cui, i saldi possono attendere. Anche se, nel frattempo, quei pochi che potranno avvicinarvisi, devono stare attenti alle fregature. La merce posta in vendita sotto la voce ’Saldo’ deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Insomma, recarsi nei negozi di fiducia è senza dubbio la cosa migliore, senza avventurarsi.