Campotosto, occhi puntati sulla diga. Ma Enel e geologi: nessun rischio
Occhi puntati sulle dighe abruzzesi, soprattutto la diga di Campotosto. Le nuove forti scosse di terremoto e la slavina che ha spazzato l’hotel Rigopiano, a preoccupare adesso sono le dighe che si trovano nelle zone colpite dal terremoto. Come quella di Campotosto. Ma sia Enel che i geologi rassicurano. «Non abbiamo rilevato nessun danno sulle dighe che insistono nelle aree sismiche dopo le ultime scosse del 18 gennaio scorso» evidenziano fonti Enel.
«Le verifiche – assicurano dall’Enel – sono costanti e applichiamo il nostro stringente protocollo».
Stessa rassicurazione arriva dagli esperti: «le dighe come quella di Campotosto sono controllate e sono convinto che il gestore ha adeguato know-how e
capacità di governance dell’impianto», si schiera accanto a Enel il geologo Gian Vito Graziano, ex-presidente del Consiglio nazionale dei geologi e membro dell’unità di missione #ItaliaSicura di palazzo Chigi.
«Mi sono occupato direttamente di onde di piena delle dighe in diverse regioni italiane ed ho verificato alte competenze in questo settore», aggiunge Graziano sottolineando che «i tecnologi ed i tecnici dei gestori delle dighe seguono protocolli severissimi portati avanti con adeguate professionalità».