Marijuana in farmacia, è boom di richieste. Non c’erano dubbi….

3 Gen 2017 18:15 - di Guglielmo Gatti

«La prima fornitura di Fm2 arriverà la settimana prossima. Abbiamo chiesto 10 grammi ma viste le richieste
che stanno arrivando penso che faremo presto un altro ordine». A parlare è Luca Guizzon, 28 anni, della farmacia Campedello di Vicenza, la prima a ricevere e commercializzare la marijuana made in Italy per uso terapeutico, prodotta dalla Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. «Il nostro obiettivo – dice Guizzon all’Adnkronos – è sostituire la cannabis olandese con questa italiana, un po’ per campanilismo, un po’ per venire incontro alle esigenze del paziente, visto che c’è un risparmio del 30%: 15 euro a grammo contro i 24 di quella olandese. Stessa sostanza e stessa qualità». Non si aspettava tutto questo clamore Guizzon che in questi giorni ha ricevuto una valanga di telefonate. «La maggior parte delle richieste in questi giorni sono arrivate da pazienti che chiedevano se la cannabis facesse al loro caso. Abbiamo spaziato dal ragazzo di 23 anni che chiedeva se poteva usarla per un dolore al ginocchio al 70enne alle prese con un dolore cronico. Non essendo un dottore ma un farmacista ho consigliato loro di rivolgersi prima di tutto al medico
di base o ad uno specialista».

La marijuana sarà rigorosamente Made in Italy

La farmacia Campedello di Vicenza, di cui è titolare la mamma di Luca Guizzon, è stata la prima farmacia a presentare un
ordine di acquisto per la cannabis di Stato. «È stata solo una botta di fortuna. Penso comunque che da gennaio la distribuzione sarà capillare anche nelle altre farmacie. D’altronde lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze ha detto che è pronto a soddisfare una buona richiesta in prima battuta ma con l’obiettivo dichiarato di coprire la maggior parte del territorio italiano. La spasticità e i dolori fanno la parte del leone nelle patologie che si possono alleviare con la cannabis terapeutica. Si tratta di cartine che il paziente può utilizzare con un decotto o per via inalatoria mediante la vaporizzazione, con strumenti che assomigliano alle sigarette elettroniche». Per il resto nessun rischio di abuso, dicono. «Il target di persone che si presenta con la ricetta – conclude Guizzon – non è di ragazzi ma di persone di mezza età, con patologie che non stanno trovando con i farmaci tradizionali una soluzione soddisfacente. È una cannabis
terapeutica». Sarà…

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