Donald Trump giura sotto la pioggia: «Restituisco tutto il potere al popolo»

20 Gen 2017 18:43 - di Antonio Pannullo

In attesa del giuramento di Donald Trump come 45° presidente degli Stati Uniti, la folla riunita sotto il Campidoglio urlava “Usa, Usa”. Poi Donald Trump è salito sul palco, ha giurato secondo la formula consolidata, e dopo ha baciato la moglie e i familiari. E pochi minuti dopo, concentrato e serio, ha pronunciato il suo atteso discorso. «Il 20 gennaio del 2017 sarà ricordato come il giorno in cui il popolo è diventato di nuovo governante. Gli uomini e le donne dimenticati del nostro Paese non lo saranno più. Tutti adesso vi ascoltano», ha esordito Trump, nel suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti. «Stiamo trasferendo il potere da Washington Dc e lo restituiremo a voi, il popolo. Non sarete mai più ignorati, la vostra voce, le vostre speranze, i vostri sogni, confluiranno nel destino americano». Così, in un passaggio del suo discorso inaugurale, Trump si è rivolto direttamente a ogni americano. Il presidente americano ha poi sottolineato che in questi anni «Washington ha prosperato, ma la gente non ha condiviso la sua ricchezza. Questo è il vostro giorno, è la vostra celebrazione, e gli Stati Uniti d’America sono il vostro Paese», ha proseguito Trump, riferendosi al popolo, «agli uomini e le donne dimenticati del nostro Paese, che non saranno più dimenticati». In questi anni, ha accusato, «l’establishment ha protetto se stesso, ma non i cittadini del nostro Paese. Noi cittadini d’America siamo ora riuniti in un grande sforzo nazionale per ricostruire il nostro Paese e ripristinare la sua promessa per tutto il popolo».

Trump: spazzeremo via il terrorismo islamico

Trump nel suo discorso d’investitura ha precisato che «insieme determineremo il corso dell’America e del mondo per molti anni a venire. Ricostruiremo il nostro Paese con il lavoro e le mani americane», ha detto, ribadendo che ogni decisione sarà presa per proteggere i lavoratori e le famiglie americane. «La protezione porterà ad una maggiore prosperità e forza – ha scandito Trump – Combatterò con tutto il fiato che ho in corpo e non vi abbandonerò mai. L’America tornerà a vincere di nuovo, a vincere come mai prima. Riavremo i nostri posti di lavoro, i nostri confini, la nostra ricchezza ed i nostri sogni». Chiare anche le intenzioni sul fronte della politica estera: «Uniremo il mondo civilizzato contro il terrorismo radicale islamico, che cancelleremo completamente dalla faccia della terra» e «cercheremo alleanza con tutti i Paesi del mondo». Verso la fine del suo breve discorso, Trump ha detto che ora «il tempo delle parole è finito, adesso arriva il momento dell’azione. Non lasciate che qualcuno vi dica che non si può fare. Non falliremo – ha scandito – Il nostro Paese prospererà di nuovo. Renderemo l’America di nuovo forte, di nuovo ricca, di nuovo orgogliosa e, sì, insieme, renderemo l’America di nuovo grande». Così Donald Trump ha concluso il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti, tutto concentrato sulle famiglie ed i lavoratori americani. «Grazie, Dio vi benedica, Dio benedica l’America».

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