Europol: in Europa 34mila potenziali terroristi. Meloni: «Complice chi tace»
Questa volta la fonte è Europol e non, come scrive con amara ironia Giorgia Meloni sul proprio profilo Facebook, «qualche folle “populista”»: in Europa è sbarcato un esercito di 34 mila potenziali terroristi insieme ai clandestini. «Insieme ad altri 4 mila fanatici con cittadinanza europea – si legge ancora nel post della leader di FdI-An – formano una forza complessiva di 38 mila uomini che mettono in pericolo la sicurezza delle nazioni europee».
La Meloni: «È un invasione. Il governo cambi passo»
Si tratta di numeri importanti che stanno lì ad aprire gli occhi a quanti – semmai in buona fede – si ostinano a non prendere atto della realtà, ma che stanno lì anche a sbugiardare chi, invece, per scopi tutt’altro che edificanti, fa finta di non accorgersi che la situazione non è più gestibile con soluzioni e mezzi ordinari. Con queste premesse è scontato che il tema dell’immigrazione sia destinato ancor di più a dividere il panorama politico. Per la Meloni, le cifre di Europol rappresentano l’occasione per richiamare il governo alle proprie responsabilità incalzarlo affinché ci sia un apprezzabile cambio di passo: «Questa non è una invasione? Come la vogliono chiamare Renzi, Alfano e Gentiloni? Forse viaggio turistico organizzato per terroristi e integralisti islamici?».
Sull’immigrazione Europa allo sbando
Le cifre degli sbarchi sulle nostre coste nell’anno che si è appena concluso dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio che il livello di guardia è stato ampiamente superato. Parlare di “invasione” non è più una forzatura e collegare tante presenze al moltiplicarsi di attentati nel Vecchio Continente non è più – ammesso che lo sia stato – un esercizio ad uso e consumo di non meglio precisati “populisti”. L’Europa tutta deve comprendere che il 2016 è stato un anno cruciale: la Gran Bretagna si è congedata dalla Ue e negli Usa ha vinto Donald Trump, uno che non manca certo di capacità di sorprendere. Nessuno può perciò immaginare che l’anno appena iniziato non tenga conto. E bene ha fatto la Meloni ad invocare misure più adeguate all’altezza della sfida e del pericolo che: «Noi non siamo disposti a farci invadere senza reagire: basta sbarchi e subito un blocco navale al largo delle coste libiche biche per impedire ai barconi di partire. Il resto è complicità con i terroristi».