Gasparri: «Insorgono i terzomondisti del Pd appena si parla di espulsioni»

4 Gen 2017 14:59 - di Gabriele Alberti

Sui migranti il governo e il Pd stanno andando in cortocircuito. «Non appena un minimo di realismo entra nella discussione sull’immigrazione, il Pd si lacera. Minniti ripropone i Cie, peraltro inventati dall’allora ministro dell’Interno Napolitano, e piddini terzomondisti di ogni ordine e grado insorgono. Ma la svolta serve e con urgenza, per procedere a espulsioni in massa e evitare cento casi Cona». Lo dichiarano in una nota congiunta i responsabili della Consulta sicurezza di Fi, il senatore Maurizio Gasparri e il deputato Elio Vito. Il Pd si lacera anche sul piano Minniti, il ministro dell’Interno che ha preso atto che abbiamo un problema e ha parlato di misure pià rapide ed efficaci per le espulsioni dei migranti che non hanno diritto a rimanere nel nostro Paese. 

Migranti: il Pd contro il piano Minniti

Mentre è in atto il trasferimento dei profughi dal centro di accoglienza di Cona, teatro di violenze e guerriglie, verso altri centri dell’Emilia Romagna, infuria il dibattito politico sulla soluzione dell’emergenza migranti. Tra l’altro, anche il sindaco di Cona ed altri primi cittadini hanno  espresso scetticismo su una soluzione che è più un palliativo che altro. “È inaccettabile – prosegue Gasparri – la resa dello Stato davanti a clandestini che fanno sequestri e violenze. È intollerabile vedere in tv immigrati che non fuggono da guerre, che si lamentano della costosa accoglienza accampando pretese – continuano gli esponenti di Forza Italia – . Bisogna sospendere subito le missioni navali italiane ed europee che alimentano e fiancheggiano gli scafisti. Meno arrivi è la prima misura”. Con buona pace dei buonisti “terzomondisti”. 

“Revisione delle norme sulle espulsioni”

“Ma il nuovo governo non blocca la scelta errata di Renzi. Forza Italia è aperta al confronto in Parlamento con quattro premesse: revisione e inasprimento delle norme sulle espulsioni; stop a Eunavformed; stop a norme sulla cittadinanza; più fondi al comparto sicurezza-difesa per bonus, contratti e riordino. Fatti, non proclami”, oncludono Gasparri e Vito.

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