I terrorristi islamici sono il «cancro del mondo»: ora lo dice anche un Imam
Per una volta a parlare, e con chiarezza, è un Imam: un predicatore e una guida spirituale islamica che, dal pulpito fiorentino dal quale catechizza e insegna. A dispetto di chi continua a sostenere l’esistenza di un “Islam moderato” pur al servizio di cause estreme. Smantellando interpretazioni buoniste e confusioni ideologiche di sorta, dichiara apertamente: «Nell’album di famiglia dell’Islam vanno messi anche i terroristi». E per una volta, il tragico binomio che associa integralismo estremo e religione coranica, viene riconosciuto proprio da un Imam: e non può che fare notizia.
Imam di Firenze: Jihadisti? Sono come i brigatisti rossi
Di più: lo dice con chiarezza Izzedin Elzir, Imam di Firenze e presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche, in un’ intervista rilasciata al Corriere della sera nella quale afferma: «Dobbiamo denunciarli come avete fatto voi con i brigatisti. È un obbligo morale farlo. Già molti anni fa scrivemmo un documento: i musulmani d’Italia contro il terrorismo. Si vietava di fornire a questa gente supporto, materiale, anche logistico, verbale o morale. È quasi copiato dai documenti della sinistra contro Brigate Rosse e affini. Noi abbiamo studiato queste cose: come gli italiani hanno combattuto nel passato il terrorismo, rosso nello specifico».
Il progetto di deradicalizzazione nelle carceri
E mentre i brigatisti che hanno insaguinato i nostri Anni di piombo in cella sono stati isolati e neutralizzati, in cella oggi i jihadisti vengono catechiazzati e arruolati nelle fila dell’Isis, trasformandosi in cellulde dormienti o cani sciolti pronti ad agire una volta fuori. Per questo, dalle colonne del Corriere l”Imam di Firenze parla anche di un progetto di deradicalizzazione legato alle nostre carceri: «In questo momento ci sono almeno cento cattivi maestri nelle prigioni italiane. Sta partendo un progetto pilota col Dap: tredici imam, nominati da noi e approvati dal ministero dell’Interno, andranno in sei carceri italiane, a Firenze, Milano, Torino, Cremona, Verona e Modena. Bisogna fare progetti di deradicalizzazione, questi terroristi sono il cancro del mondo». Poi, chiosando in modo ancora più veemente, l’imam, presidente dell’Ucoii, ammette: «La guerra santa c’era al tempo delle crociate. E se una religione viene offesa ci sono i giudici e i tribunali, siamo chiari». Una volta per tutte.