Il mondo in mano a 8 miliardari. Che si arricchiscono e influenzano la politica

16 Gen 2017 10:08 - di Sara Gentile

Otto super miliardari detengono la stessa ricchezza netta (426 miliardi di dollari) di metà della popolazione più povera del mondo. Vale a dire 3,6 miliardi di persone. È quanto emerge dal nuovo rapporto di Oxfam diffuso alla vigilia del Forum di Davos. I dati dicono che multinazionali e super miliardari continuano ad alimentare la disuguaglianza. Fanno ricorso a pratiche di elusione fiscale, massimizzano i profitti anche a costo di comprimere verso il basso i salari e usano il loro potere per influenzare la politica.

Il rapporto di Oxfam: troppi squilibri tra poveri e ricchi

È necessario un profondo ripensamento, secondo Oxfam, dell’attuale sistema economico. Un sistema che fin qui ha funzionato a beneficio di pochi fortunati miliardari e non della stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Secondo le nuove stime, la metà più povera del pianeta è ancora più povera di quanto calcolato in passato. Se questi dati fossero stati disponibili già lo scorso anno, avremmo avuto nove miliardari in possesso della ricchezza della metà più povera del mondo e non 62. 

«Quanto sta accadendo è osceno»

«È osceno che così tanta ricchezza sia nelle mani di una manciata di uomini, che gli squilibri nella distribuzione dei redditi siano tanto pronunciati in un mondo in cui una persona su dieci sopravvive con meno di due dollari al giorno», ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia. «La disuguaglianza stritola centinaia di milioni di persone, condannandole alla povertà; rende le nostre società insicure e instabili, compromette la democrazia».

Le donne sono le più povere

Il rapporto di Oxfam dimostra come l’attuale sistema economico favorisca l’accumulo di ricchezza nelle mani di una élite super privilegiata ai danni dei più poveri, che sono in maggioranza donne. I megapaperoni dei nostri giorni si arricchiscono a un ritmo così spaventosamente veloce che potremmo veder nascere il primo trillionaire (ovvero un individuo che possiederà più di 1.000 miliardi di dollari) nei prossimi 25 anni. Per avere un’idea del significato (la parola non è ancora nei vocabolari) bisogna pensare che per consumare un trilione di dollari è necessario spendere un milione di dollari al giorno per 2.738 anni.

Il caso italiano

Dal rapporto emerge anche che l’1% più ricco degli italiani possiede oggi il 25% di ricchezza nazionale netta e nel 2016 è stata oltre 30 volte la ricchezza del 30% più povero dei nostri connazionali e 415 volte quella detenuta dal 20% più povero della popolazione italiana. Per quanto riguarda il reddito tra il 1988 e il 2011, il 10% più ricco della popolazione ha accumulato un incremento di reddito superiore a quello della metà più povera degli italiani. E come rilevato da una recente indagine demoscopica di Demopolis per Oxfam Italia sono proprio reddito e ricchezza a rappresentare le due dimensioni in cui i cittadini italiani percepiscono oggi le disuguaglianze più pronunciate.

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