Il Papa: “Attenzione a Trump. Vedremo cosa farà, ma il rischio populista c’è”
In apparenza le parole di Papa Francesco in una lunga intervista a El Pais sono caute e attendiste riguardo la presidenza di Donald Trump; in realtà il suo giudizio è piuttosto preciso in due-tre passaggi chiave . “Credo sarebbe una grande imprudenza aver timore o rallegrarsi circa cosa potrà accadere. Non profetizzare calamità o cose positive che poi non si realizzano”, esordisce il Papa nell’intervista esclusiva al quotidiano spagnolo rilasciata nella sua residenza a Santa Marta. “Si vedrà. Vedremo ciò che fa e allora valuteremo” afferma il papa argentino. Ma subito dopo il suo ragionamento passa in rassegna i “pericoli” sottesi alla nuova era Trump che sta iniziando: il rischio del populismo, il pericolo che in momenti di crisi, i popoli vogliono leaders carismatici e vedono nei muri una difesa. Ecco le sue parole.
Il Papa: “Nei momenti di crisi cerchiamo un “salvatore”
Non si può essere profeti di calamità, spiega il Papa, ma “nei momenti di crisi si perde la lucidità di ragionamento – afferma il Pontefice – e questo è stato sempre per me un riferimento da tenere a mente. Cerchiamo un ‘salvatore’ che ci ridia una identità e la difendiamo con ogni mezzo, muri o qualsiasi mezzo dagli altri popoli, per timore che inquinino la nostra identità e la danneggino. E questo è grave”, aggiunge il Pontefice.
“La Germania distrutta su affidò a Hitler”
Poi il ragionamento si fa ancora più circostanziato e Papa Francesco evoca uno spettro d’effetto, considerando il nazismo in Germania un esempio calzante per illustrare la situazione che potrebbe profilarsi. “Una Germania distrutta che vuole rialzarsi, che cerca una identità, un leader, qualcuno che le restituisca l’identità e si affida a un giovanotto che assicura poterlo fare, Hitler. E tutti lo votano. Di fatti fu una elezione democratica, non una imposizione. Il popolo lo votò e lui lo portò alla distruzione. Questo è il pericolo che si può correre ancora oggi”.
Il Papa ha poi affrontato i temi della Chiesa cattolica, della immigrazione, delle ingiustizie sociali e in particolare di quelle che riguardano il Sud America. “Le popolazioni dell’America latina stanno soffrendo l’espansione di un liberismo economico forte e diseguale che io nel mio “Evangelii Gaudium” condanno dicendo che questa forma di economia uccide”, dice Papa Francessco”. L’immigrazione non è solo quella del Mediterraneo verso Lampedusa o la Grecia ma anche da Panama al Messico e agli Stati Uniti. La gente emigra da paesi con sistemi economici liberali che non producono lavoro e favoriscono delinquenza e corruzione”.