Italia in ginocchio, tra neve e sisma: ma alla Camera si discute di Polo nord…

23 Gen 2017 16:12 - di Gloria Sabatini
Decisivo per il futuro della nazione il calendario di Montecitorio di martedì 24 gennaio. Ma, soprattutto, tempestivo  di fronte all’emergenza di queste ore. Alle ore 14 in commissione Esteri della Camera si terrà l’audizione sull’Artico e verrà ascoltato il sottosegretario alla Difesa, Benedetto Della Vedova, con tanto di diretta webtv. Non è una bufala. In piena emergenza terremoto, con l’Italia sepolta dalla neve, eroici soccorritori ancora impegnati a scavare nel ghiaccio nella speranza – ormai remota–  di salvare altre vite all’hotel Rigapiano, decine di parlamentari membri dell’austera commissione Esteri occuperanno il proprio tempo a discettare della strategia italiana per l’Artico. Largo agli eschimesi. 

Alla Camera si parla di Artico

L’analisi conoscitiva artica era già stata calendarizzata, si dirà, ma non sarebbe stato opportuno “sconvocarla” viste le priorità del momento? L’esilarante notizia, roba per comici se non sfiorasse l’insulto, non è passata inosservata. Non ha parole Sabrina Fantauzzi, fondatrice del comitato per “Illica vive”, giornalista di lungo corso, che su Facebook si lascia andare allo sfogo. «L’Italia centrale sepolta dalla neve; un albergo, completamente distrutto da una slavina;  le zone sismiche flagellate dal gelo; la Salaria bloccata a causa del ghiaccio, tanto che abbiamo portato il sale ad alcuni Comuni del reatino. E la Camera dei deputati che fa? Martedì alle ore 14, svolge l’audizione in commissione Esteri, sulla strategia italiana per l’Artico. Avete letto bene, non è una notizia fake, non è una cazzata. Amen». Appena il web si accorgerà dell’inciampo, c’è da giurarci che il Parlamento verrà messo alla berlina e sui social si scatenerà la rabbia dei cittadini verso il governo e la politica. L’impegno dei parlamentari non è stato da meno neppure oggi (23 gennaio). La settimana parlamentare si è aperta con l’esame di due priorità assolute: l’istituzione delle ferrovie turistiche e i finanziamenti ad alcune emerite fondazioni culturali. Tra queste la Fondazione Romaeuropa (da non confondersi con quella di Massimo D’Alema) presieduta dalla fascinosa  Monique Veaute, moglie di Marco Causi, già vicesindaco di Roma con la giunta Marino, di provata fede democratica.

 

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