J’accuse di Rampelli a Enel e governo: rispondano dei disagi dei cittadini
Il maltempo ha davvero infierito su molti comuni, rimasti per giorni isolati dalla neve e dal ghiaccio: ma quante responsabilità tecniche ci sono nei disagi patiti dagli italiani in queste settimane di perturbazioni atmosferiche? Un interrogativo inquietante a cui ha risposto in queste ore il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che, insieme al presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, a riguardo ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
L’interrogazione di Rampelli sui disservizi Enel
«L’interruzione di energia elettrica nei territori colpiti dal maltempo e flagellati dal terremoto, tuttora in corso in diversi comuni e frazioni, è un fatto gravissimo e inaccettabile – ha sottolineato l’esponente di FdI –. Roba da paesi sottosviluppati. Il Governo, azionista dell’Enel, risponda di questi disservizi assurdi e ingiustificati, posto che due informazioni sono note e accertate: le aree ad alto rischio sismico e le zone dell’alto Appennino con prevedibili nevicate e gelate. Dunque la svista è un’inadempienza che qualcuno deve pagare». Non solo: «Coloro che non hanno il senso dello Stato e l’amor patrio – aggiungono nell’interrogazione – non possono guidare aziende a prevalente capitale pubblico. Si consegnassero alla concorrenza se vogliono pensare solo al business, o vadano a vendere lampadine».
Chi risarcirà i cittadini dei disagi e della paura?
Un j’accuse duro, durissimo, che arriva dopo settimane di disagi, difficoltà e paura, frutto di situazione affrontata in modo inadempiente, e che ha rischiato di mettere in pericolo le vite di molte persone. «La mala gestione del management di Enel in questi anni – ha precisato allora Fioravanti – ha portato l’azienda a dar vita ad un piano di investimenti in una logica clientelare, che ha favorito principalmente le città del nord Italia a discapito di centri già precedentemente mappati, e che hanno evidenziato notevoli carenze manutentive, come vaste zone del centro Italia. Solo grazie alla professionalità dei dipendenti Enel, che hanno sfidato neve e ghiacchio, si sta tornando lentamente verso la normalità». Una normalità che sembrava ormai un iraggio irragiungibile. E per questo, «FdI – conclude l’interrogazione – chiede al presidente del Consiglio quali azioni intenderà prendere sull’Enel e come intenderà vigilare affinché gli investimenti dell’azienda possano essere disposti verso le località che da tempo necessitano di un piano manutentivo adeguato e conforme alle sue criticità». Criticità che mai come quest’anno si sono presentate con sconcertante incisività.