L’asse di ferro Trump-May spaventa i burocrati di Bruxelles e la Merkel

23 Gen 2017 7:53 - di Redazione

Lui già la chiama «la mia Maggie», e l’accordo che sigleranno durante rincontro in programma alla fine di questa settimana viene definito il «New Deal». Lo scopo è rilanciare le storielle relazioni bilaterali e riportarle ai fasti degli Anni 80, quando i protagonisti si chiamavano Reagan e Thatcher. Stiamo parlando del nuovo asse tra Stati Uniti e Gran Bretagna, che Donald Trump conta di costruire con Theresa May. L’intesa si farà e conterrà un’immediata riduzione delle barriere commerciali, più l’istituzione di un sistema di «passporting» che consentirà alle rispettive istituzioni finanziarie di operare quasi senza vincoli nei due Paesi. Per consolidarlo, però, la May cercherà di spingere il nuovo capo della Casa Bianca ad attenuare le critiche verso la Nato e la Ue, perché continua a ritenerle fondamentali per la sicurezza dell’Europa, si legge su “la Stampa“.

Trump e May, è subito sintonia totale

Nel suo discorso inaugurale Trump ha detto che vuole «rafforzare antiche alleanze», e appena entrato nello Studio Ovale ha rivoluto il busto di Churchill. Tutti hanno letto in questi passaggi la volontà di rilanciare la «relazione speciale» tra Washington e Londra, per fame il perno della nuova alleanza che dovrà mettere in pratica la sua visione tanto sul piano economico, quanto su quello della sicurezza. È vero infatti che il nuovo presidente ha usato lo slogan «America First» come stella polare, ma per centrare i suoi obiettivi ha bisogno di amici, e la Gran Bretagna è il punto di partenza più ovvio, non solo per l’orgoglio con cui Donald ricorda le origini scozzesi di sua madre, ma anche perché l’asse anglosassone è quello più naturale a cui affidarsi, soprattutto per un presidente che considera la Germania un rivale che porta la Ue nella direzione sbagliata.

Trump rinegozierà il NAFTA

Intanto Trump ha annunciato che il Nafta, l’accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Messico e Canada verrà rinegoziato. I primi passi Londra non può negoziare un accordo bilaterale con Washington prima di essere uscita formalmente dalla Ue, ma esistono iniziative che è lecito prendere subito. Il «New Deal», ad esempio, includerà un sistema di «passporting» per consentire alle banche dei due Paesi di operare senza ostacoli. Una dichiarazione congiunta solleciterà i paesi della Ue a portare le spese militari al 2% del Pil, impegno già sottoscritto ma non rispettato dai membri della Nato, e sradicare insieme l’Isis. L’alleanza verrà sigillata da una visita di Trump nel Regno Unito entro l’estate, dove il nuovo presidente si aspetta un’accoglienza in pompa magna superiore a quella offerta a Reagan nel 1982, incluso un round di golf al castello di Balmoral, residenza privata della regina. 

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